Atam avvia Approdi Mediterranei: percorso formativo con migrante Sprar

Reggio Calabria Attualità

L’Atam di Reggio Calabria prosegue nel progetto di formazione e integrazione intrapreso negli ultimi anni. La giornata di ieri è stata simbolica, da questo punto di vista, perché ha visto concludere ed iniziare due percorsi importanti: la fine di uno stage in materie ambientali e di sostenibilità di un giovane laureato e l’avvio di un percorso formativo con un migrante del progetto SprarApprodi Mediterranei” dell’Arci cittadino.

L’azienda di trasporto non è nuova ad iniziative simili. Infatti, solo nello scorso giugno si è concluso un altro percorso che ha interessato altri due ragazzi dello stesso Sprar.

Ma copiose sono le attività di Atam nel campo della formazione dei giovani tra cui le numerose esperienze di stage con le Università, il progetto Erasmus+ che vede coinvolti diversi studenti stranieri con diverse competenze, le convenzioni per i percorsi di “Alternanza Scuola-Lavoro” attive con numerosi Licei e Istituti di Istruzione Superiore dell’Area Metropolitana ed il recente coinvolgimento, da parte del settore dei servizi sociali del Comune di Reggio Calabria, nelle misure di sostegno per favorire l’inclusione sociale e lavorativa per minori sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

“Attivandoci – spiegano da Atam - per offrire ai giovani una formazione allineata alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione portiamo avanti un processo in cui vincono tutti. Vincono i giovani, la scuola, le aziende, il territorio. Il nostro futuro ha bisogno, infatti, di giovani motivati e preparati ad affrontare sfide tecnologiche e professionali sempre più complesse e a più dimensioni”.

“Il processo di autonomia socio economica che, invece, interessa gli immigrati coinvolti nel progetto Sprar – aggiungono dall’azienda - riteniamo si possa consolidare non solo attraverso la conoscenza del territorio, l’apprendimento della lingua italiana e l’acquisizione di nuove competenze professionali ma anche soprattutto con il recupero dei propri background lavorativi e formativi. Formare persone competenti e preparate utilizzando le loro capacità – concludono da Atam – per loro è una strada verso la salvezza, per noi è un investimento”.