Congresso Pd. Vallone: Murgi convince, è momento della riflessione e indipendenza
Il percorso congressuale che si sta per aprire e che si concluderà con l’elezione del nuovo segretario provinciale di Crotone del Partito Democratico sarebbe “inadeguato rispetto alle esigenze cui avrebbe dovuto assolvere, soprattutto a causa della scarsezza dei tempi e degli spazi di confronto ed elaborazione”.
Se ne dice convinto l’ex sindaco di Crotone e segretario regionale dell’Assemblea del Pd calabrese, Peppino Vallone, che pavento il rischio che si lasci “monca così la possibilità di dibattito e discussione in merito alle questioni che ancora oggi costituiscono nodi irrisolti della poco definita identità programmatica del nostro partito”.
Ovvero, spiega Vallone, il lavoro e le sue forme di tutela; le diseguaglianze sociali e la redistribuzione della ricchezza; il contrasto alla disoccupazione giovanile e le politiche educative.
Un altro rischio che paventa l’ex primo cittadino è “che anche stavolta – afferma - si eviti di mettere in discussione, come invece servirebbe, la forma e l’organizzazione del nostro partito; anche nella nostra provincia si riscontra infatti un indebolimento della militanza attiva, una riduzione della rappresentanza territoriale. Le tessere dell’ultim’ora, fatte nell’immediatezza della stagione congressuale, ed in molti casi con le modalità che hanno caratterizzato i precedenti appuntamenti – sostiene - non basteranno a nascondere queste evidenze”.
Per queste ragioni Vallone ritiene che le proposte del Segretario uscente Gino Murgi “convincono anche in considerazione del brevissimo lasso di tempo che lo stesso ha avuto a disposizione per poter espletare il mandato di Segretario recentemente conferitogli”.
Allora sarebbe auspicabile, per Vallone “che questa fase non si esaurisca in una mera conta ed in una ridefinizione degli organigrammi ma in un momento di approfondimento e di riflessione per costruire un nuovo Pd per una nuova fase”.
Per questo sarebbe indispensabile che il PD Provinciale, nella nuova fase si caratterizzi in particolare “per una sua indipendenza territoriale e sia nelle condizioni di confrontarsi con il partito regionale, nazionale e con l’amministrazione regionale della Calabria, in assoluta autonomia e forte di una visione complessiva di questo territorio”.
Sullo sfondo di questi temi per il segretario regionale dell’Assemblea “resta poi incompiuta una riflessione approfondita delle ragioni che, nelle recenti tornate elettorali ci hanno visto perdere il consenso in molti territori e tra le giovani generazioni, a dimostrazione della necessità di un significativo cambio di rotta”.
“Nel corso degli ultimi anni parte di quell’elettorato che ha guardato al Pd con interesse fin dalla sua nascita – ribadisce - ci ha abbandonato, rifugiandosi nell’astensionismo o votando per altri partiti: di questo dovremmo poter discutere”.
Per queste e per altre ragioni Vallone afferma infine di aver deciso di sostenere la candidatura di Gino Murgi, “certo – dice - che saprà mettere a disposizione del partito le energie indispensabili per il raggiungimento dell’obiettivo di risvegliare l’orgoglio dei militanti di appartenenza a questa comunità, superando una gestione verticistica del partito, rivitalizzando la voglia di confronto e dibattito interno, i veri valori aggiunti – conclude - di una forza realmente plurale”.