Lsu, Lpu: si prospetta un Natale senza soldi
«Preoccupa sapere ormai ufficialmente che a dicembre inoltrato non vi sono tutte le risorse necessarie per il pagamento delle spettanze degli lsu lpu. Finalmente la regione calabria, malgrado le richieste di questo sindacato che da mesi avanza, esce allo scoperto. Viene ufficializzato che l’integrazione regionale lsu lpu per il mese di dicembre non è stata erogata e, non si conosce quando ciò potrà avvenire. Il rischio è che questo Natale i precari della pubblica amministrazione non ricevano i soldi spettanti». Lo afferma la Cgil in una nota firmata da Antonino Calogero, segretario del comprensorio di Gioia Tauro, e da Claudia Carlino, sella segreteria regionale. «In merito poi alla proroga delle convenzioni per il 2011 – aggiunge l'organizzazione sindacale – non si è chiarito l’impegno politico di questa giunta che, a voce del presidente, spesso considera questi lavoratori assistiti e non «degni» di attenzioni da parte della giunta regionale. Il presidente infatti imputa responsabilità agli enti utilizzatori e non a scelte del governo nazionali che, lo sappiamo, esse si, non permettono di procedere alla contrattualizzazione dei precari . E' assurdo sapere che mentre per regioni come Campania e Sicilia si fanno degli sforzi per ottenere «aiuti» per questi lavoratori-disoccupati, la Calabria non si occupa minimamente di questa cosa. La Calabria è purtroppo ancora una volta per questo Governo, una regione di serie B». La Cgil «ritiene al contrario non rinunciabile e non discutibile le questioni di copertura dei progetti, ne per l’anno in corso, ne per il prossimo. Considerando in modo chiaro che i diritti quesiti siano irrinunciabili e non trattabili. Crediamo piuttosto che l'impegno sul futuro di questi lavoratori deve essere chiarito, con un impegno chiaro e forte. L’incontro del 9 dicembre con l'assessore Stillitani dovrà chiarire se i nostri governanti hanno l’obiettivo di risolòvere la vertenza, restituendo dignità a questi uomini e donne che mantengono i servizi nei vari enti. Dovrà emergere definitivamente l’impegno sulle somme necessarie e la proroga dei progetti. Il mondo del precariato calabrese – conclude la nota della Cgil – ha bisogno di una attenzione particolare, una politica che inneschi occupazione e sviluppo e non bacini vecchi e nuovi, che vivano nell’incertezza continua e nella elargizione di un favore, creando clientele. Il lavoro è per noi un diritto irrinunciabile».