Calàbbria Teatro Festival: premio “Frontiere aperte” a due eccellenze castrovillaresi

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Premio “Frontiere Aperte” III edizione a due eccellenze castrovillaresi, al dr Bruno Rizzuti ( nell’ambito scientifico) e al dr.Gerardo Bonifati (nell’ambito culturale).

Bruno Rizzuti, del Cnr-Nanotec di Rende che da un farmaco antipsicotico ha aperto nuove speranze contro il tumore al pancreas; Gerardo Bonifati, direttore artistico della Pro Loco di Castrovillari, vincitore dell’Oscar mondiale del folklore ad Haifa (Israele), assessore alla cultura FITP. Eccellenze capaci di portare fuori l’identità territoriale perche il premio si chiama “frontiere aperte”, si va oltre però poi si opera nel proprio paese, così il direttore artistico, Rosy Parrotta.

Premio lo ricordiamo inserito nel cartellone della VII edizione del Calàbbria Teatro Festival, manifestazione inserita negli eventi storicizzati della Regione Calabria al VI° posto della graduatoria ed organizzato dall’Associazione Culturale “Khoreia 2000” in programma a Castrovillari fino al 15 di ottobre. Onorati di aver ricevuto questo riconoscimento così i due premiati Rizzuti e Bonfati che hanno sottolineato che fa sempre piacere ricevere riconoscimenti per il proprio lavoro. Il merito però è frutto di un lavoro di squadra che da la dimensione di quello già fatto e uno sprone per andare avanti e continuare in quello che si sta facendo. Ma la seconda giornata del Festival si è aperta con la presentazione del libro, Cosa Manca di Giovanni B. ALGIERI (EDIZIONE PELLEGRINI) I° classificato alla I^ edizione del Premio Internazionale Città di Castrovillari – Poesia, Prosa, Arti figurative e Teatro, moderato dal direttore organizzativo dell’evento, Angela Micieli. Algieri, giovane calabrese di Corigliano Calabro, prende spunto da un documentario girato a Londra dove si parla dei giovani artisti in fuga dall’Italia. La prefazione del libro è stata curata dal cantautore Brunori Sas, di cui si richiama il verso: “…come in una specie di staffetta esistenziale, tra incanto e disincanto, questi poveri cristi dipinti da Giovanni Algieri si passano il testimone nell’eterna corsa ai traguardi della vita“. Un romanzo composto di cinque racconti, dove i protagonisti delle storie sono padri e figli a confronto: genitori apprensivi e tradizionali, con figli che se ne vanno in giro per il mondo e che padroneggiano il continente come nessun’altra generazione ha mai fatto prima d’ora. La fuga dei giovani verso mete sconosciute in cerca di lavoro, ha dato modo di aprire il dibattito. Andare via è più facile che rimanere, spesso manca il coraggio di restare anche se ogni persona parte con dolore perché non ha la possibilità di rimanere così hanno sottolineato i tanti giovani presenti al dibattito che si sono confrontati con l’autore e con gli ospiti al tavolo. Mettersi in gioco essere attivi è la chiave di svolta dei territori, così il sindaco di San Basile nonché consigliere provinciale, Vincenzo Tamburi presente all’evento. Manca il “tempo”, ricollegandosi alla tematica del festival, di vivere le cose e di capirle, così il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito; abbiamo la possibilità di vivere in una regione, la Calabria, dove la natura offre tante opportunità ma non riusciamo a coglierne la bellezza.