Rende, Miceli (M5Stelle): "chi più ricicla paga quanto chi abbandona i rifiuti”

Cosenza Politica

Altro che cittadini incivili. In meno di tre mesi dall'avvio del porta a porta in città la percentuale di raccolta differenziata è balzata da uno stazionario 50% al tanto agognato 65%. Un grazie va, da parte del Movimento 5 Stelle, a tutti i cittadini che stanno portando avanti le buone pratiche superando le innumerevoli problematiche e gli infiniti disservizi legati ad un avvio della raccolta completamente sbagliato. A quelli che hanno passato i fine settimana in estenuanti file cercando di recuperare i mastelli che non gli sono stati consegnati a casa, come doveva invece avvenire.

Un avvio del servizio errato soprattutto a livello di comunicazione e di sensibilizzazione, due aspetti legati al ciclo dei rifiuti fondamentali che in questo caso sono stati completamente assenti. E nonostante ciò i rendesi hanno risposto benissimo, pur essendo stati più volte attaccati ingiustamente da parte dell’esecutivo che dovrebbe accollarsi tutta la responsabilità dei disordini scoppiati in città in questi ultimi mesi”.

È la nota del pentastellato Domenico Miceli, il consigliere comunale di Rende che elogia i risultati della differenziata “non da ultimo l’ipocrisia nella denuncia degli affitti in nero, piaga sociale ed economica che affligge la nostra realtà universitaria da sempre e che il sindaco distratto scopre solo ora. Perché Manna non ha provveduto in tempo ad un censimento puntuale delle abitazioni delle zone maggiormente frequentate dagli studenti”? – ha sottolineato ancora Miceli.

“La verità è che a fronte di un aumento della Tari del 135% in più dal 2012 ad oggi - notizia che denunciavamo esattamente un anno fa -, il ciclo della raccolta dei rifiuti non è mai stato considerato prioritario da questa amministrazione, non è mai rientrata tra i grandi temi da affrontare in questa città, e i risultati della loro pessima organizzazione sono sotto gli occhi di tutti. Come Movimento 5 Stelle abbiamo messo a disposizione di Manna, della sua Giunta e del Consiglio comunale tutto le nostre proposte per far diventare Rende un modello da imitare – va avanti il grillino - siamo convinti che dobbiamo raggiungere traguardi più importanti del 65%, spingendoci fino al massimo possibile. Per far ciò, oltre alla buona volontà dei cittadini, serve una spinta in più che è rappresentata dall’applicazione della tariffa puntuale: chi più ricicla, meno paga. Oggi, invece, chi ricicla paga quanto quel cittadino che abbandona i propri rifiuti per le vie cittadine. Un’ingiustizia tributaria da risolvere a nostro avviso” – rimarca ancora - siamo inoltre convinti che non si può ritornare indietro, come qualche gruppo consiliare suggerisce. Riportare i cassonetti in città catapulterà Rende a vent’anni indietro, la città ritornerà ad essere la discarica dell’hinterland e a guadagnarci sarà solo il gestore del servizio di smaltimento”.

“Chiediamo inoltre al sindaco di far sentire la sua voce a livello regionale e pretendere dal presidente Oliverio di calmierare il prezzo del conferimento in discarica e di superare lo stato emergenziale nella gestione dei rifiuti in Calabria che è il vero artefice del fallimento di tutta la filiera del riciclo – ha concluso il 5Stelle - la tutela dell’ambiente e la tutela delle tasche dei cittadini devono avere la priorità assoluta rispetto alle amicizie partitiche e alla convenienza politica”.