Beni paesaggistici e culturali, il via alle iniziative congiunte tra Cai ed Unpli
Pro Loco d’Italia e Club Alpino Italiano a braccetto per valorizzare i cammini storici, religiosi ed escursionistici. È il punto focale dell’intesa fra le due associazioni siglata oggi nella sede dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli), a Roma; l’accordo è stato sottoscritto dal presidente dell'Unpli, Antonino La Spina, e dal presidente generale del Cai, Vincenzo Torti. Al centro la proficua collaborazione per la promozione e lo sviluppo dei beni paesaggistici e dei patrimoni culturali materiali ed immateriali,da perseguire attraverso la maggiore divulgazione e la promozione dei cammini.
In concreto le due associazioni stanno già lavorando alla realizzazione di iniziative congiunte e di progetti ed eventi di comune interesse; Unpli e Cai collaboreranno anche per la valorizzazione dei rifugi montani.
A margine della firma del protocollo, il presidente dell'Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina, ha affermato: “L’attenzione e l’interesse per i cammini è in continua crescita; sono esperienze che consentono di apprezzare l’immenso patrimonio che ha da offrire ogni singolo centro”. La Spina ha proseguito sottolineando che “il turismo lento dei cammini fa bene ai territori, ne esalta le peculiarità e genera anche un significativo indotto. L’accordo siglato con una associazione del calibro del Cai porterà ad importanti risultati”.
"Sentieri e cammini sono le pagine con cui leggere il territorio, la sua storia, la sua cultura – ricorda il presidente generale del Cai, Vincenzo Torti – ed è per questo che l’accordo odierno, affiancando le potenzialità di associazioni che hanno a cuore l’attenzione per il turismo lento ed il rispetto per l’ambiente, rappresenta un punto di arrivo di una valorizzazione condivisa".
La capillare diffusione di due delle associazioni più numerose e maggiormente presenti sul territorio italiano, dà ancor più peso all'accordo siglato. Da una parte le Pro Loco d’Italia con oltre 6200 sedi dislocate in ogni angolo della penisola che da tempo ormai si prodigano nella salvaguardia e promozione del patrimonio culturale italiano, immateriale e materiale; missione che ha ottenuto l’apprezzamento dell’Unesco.
Dall’altra le oltre 500 sezioni del Cai (più 300 sottosezioni, 19 raggruppamenti regionali e 2 provinciali) che promuovono l’alpinismo, la difesa dell’ambiente naturale, la conoscenza e lo studio delle montagne.