Al San Giovanni la prima grande mostra dedicata alla Scuola di Casorati e Cefaly
Il Complesso monumentale San Giovanni di Catanzaro ospiterà dal 28 ottobre al 26 novembre prossimi la prima grande mostra, dagli anni ’30 ad oggi, dedicata alla scuola di Felice Casorati e Andrea Cefaly. Uno straordinario evento espositivo che racconta di una delle esperienze artistico-culturali più interessanti del primo Novecento italiano riportando alla luce una fase della produzione artistica del maestro Andrea Cefaly, ancora poco nota al grande pubblico, che ha contribuito ad avvicinare Catanzaro e la Calabria a realtà artistiche ed intellettuali nazionali di primo ordine.
A promuovere l’evento sono la Fondazione Andrea Cefaly, 4Culture e E-bag per la cultura, con il patrocinio del Comune di Catanzaro, che hanno voluto rendere omaggio alla celebre “Scuola libera di pittura” che ha trovato la propria sede nei locali di via Galliari a Torino con una ricca attività didattica ed espositiva destinata a far parlare di se fino al 1932. Al centro dell’attenzione è il metodo formativo di un grande maestro dell’arte italiana come Felice Casorati affiancato, per l’occasione, dai lavori, di cui alcuni mai mostrati al pubblico, di un gruppo di allievi che compongono il nucleo principale delle opere esposte.
All’interno del percorso si distingue una selezione della migliore produzione di Andrea Cefaly negli anni compresi tra il 1927 e il 1947. La sua avventura torinese durò pochi anni, perché a causa della morte del padre fece ritorno in Calabria, ma questa esperienza ha segnato una svolta fondamentale nella sua concezione artistica. Il curatore Francesco Poli ha evidenziato il “non facile impegno, da parte della Fondazione Cefaly, di organizzare a Catanzaro un’esposizione che cerca di mettere a fuoco con precisa attenzione il “casoratismo” del pittore di Cortale, confrontando e facendo dialogare i suoi quadri di quegli anni con una abbastanza ampia selezione di quadri e disegni degli altri allievi, e anche con un’esemplare serie di magnifici disegni del maestro del periodo”.
In mostra sono esposte, oltre a quelle di Cefaly, anche le opere di tutti i principali personaggi che, più o meno a lungo, hanno frequentato la scuola: Nella Marchesini, Silvio Avondo, Daphne Maugham, Marisa Mori, Ida Donati, Paola Levi Montalcini, Giorgina Lattes, Albino Galvano, Lalla Romano, Riccardo Chicco, Sergio Bonfantini e Tina Mennyey.
“L’intento generale del progetto – hanno evidenziato gli organizzatori - è quello di promuovere la produzione artistica calabrese del Novecento attraverso le testimonianze di personalità di elevato spessore intellettuale, oltre che artistico, che sono state in grado di superare i limiti geografici e culturali ponendosi in dialogo con i maggiori centri propulsori e di rinnovamento artistico a livello nazionale.”.