Il viaggio di Annibale in Italia, passando per Crotone. Una mostra a Capocolonna
“Annibale. La fine di un viaggio” è la mostra che il Polo Museale della Calabria propone assieme al Museo Archeologico di Capocolonna.
L’evento, che narra la grande avventura di Annibale in Italia, traccerà il percorso straordinario del condottiero cartaginese dalla Spagna fino a Crotone, con tappa al santuario di Hera Lacinia da dove ripartì per Cartagine. La narrazione avverrà attraverso fotogrammi, esperienze multimediali, video istallazioni immersive e reperti archeologici.
Le narrazioni di storici antichi e contemporanei, supportate da testi letterari, testimonieranno i segni lasciati nel Mediterraneo da questo grande stratega, nella sua fisionomia di storico avversario di Roma, ma soprattutto come l'artefice di uno straordinario epico viaggio tra l'Africa e l'Europa, lungo l’itinerario che ripercorre quello mitico di Eracle.
Il progetto è stato presentato dal direttore del Museo Archeologico Nazionale di Crotone e del Museo Nazionale di Capocolonna Gregorio Aversa, coordinatore Scientifico della mostra.
“L’iniziativa – afferma lo stesso Aversa - parte dalla Puglia dove Annibale, il 2 agosto 216 a.C., a Canne sconfisse i romani e le fonti storiche narrano che, richiamato in Africa, prima di imbarcarsi, si ferma al santuario di Hera, sul promontorio crotonese, quadro affascinante e di grande interesse per il cartaginese. Lo spirito è stato di farne una mostra itinerante, che dovrebbe toccare tutti i luoghi attraversati dal grande condottiero. Nessuna esitazione ad accettare”.
“La mostra – aggiunge - godrà della partecipazione e della collaborazione del comune di Barletta. Godrà del patrocinio del nostro Ministero, del comune di Crotone e della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine. Abbiamo fatto richiesta, per altro, di un importante reperto che raffigura il Condottiero e che contiamo di avere. Altri reperti, aggiunge Aversa, che verranno esposti, non saranno tanti, ma significativi, proverranno anche da altri musei e non soltanto del nostro”.
Curatrice Scientifica della mostra, Filli Rossi, che precisa come Crotone “rappresenta la parte finale, nella chiave di lettura in cui abbiamo voluto delineare la fisionomia di questo personaggio. Il promontorio è una delle tappe sicuramente più importante dal punto di vista simbolico. Dopo la vittoria di Canne, che segnerà l’inizio della sua fine, si snoderanno, nel tempo, molti anni di permanenza nell’Italia Meridionale tra Campania, Puglia e Bruzio”.
“Anni – sottolinea - che segneranno, in qualche modo, lo sgretolarsi della sua potenza. A Crotone, non a caso nel Santuario di Hera Lacinia, perché da un santuario era iniziato il suo viaggio, inciderà le tavole di bronzo, in greco e in punico, anche questo è un dettaglio non casuale, segnerà meticolosamente l’elenco delle sue vicende in Italia”.
“Quindi, ancora oggi, i luoghi di Crotone ricordano, a noi, fisicamente la forza di questa sua figura e la sua proiezione verso l’Africa e dall’Africa verso l’Europa. Quindi, una tappa importante che per il territorio crotoniate - conclude Rossi - sarà un grande evento”.
Al tavolo dei relatori anche la progettista del bando “Rafforzamento del Sistema Museale” Maria Bruni.
“Con questo intervento – spiega - il Polo Museale della Calabria con il Parco Scientifico, vorrebbe potenziare la valorizzazione dell’Area Archeologica di Capocolonna. Col supporto della società ‘Capitale cultura’, che ha tutte le innovazioni per le immersioni multimediali, per vedere questo ‘Viaggio di Annibale’, da dove è partito fino all’arrivo a Cartagine”.
Crotone, non sembra abbia elevato ancora la cultura di valorizzare i beni archeologici esistenti e approfondire su questo evento.
“Vorremmo sollecitare soprattutto i giovani, coinvolgendo le scuole, ma anche il pubblico più adulto. Riteniamo che possa essere una modalità per conoscere questo guerriero e la storia attraverso le nuove tecnologie, che faranno ripercorrere questo viaggio”.
Il sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo, Dorina Bianchi, ha fatto scalo all’aeroporto di Lamezia Terme, ed in macchina ha raggiunto il Museo di Crotone, almeno questo avverrà fino a quando l’aeroporto di Crotone resterà chiuso. Positivo il suo giudizio sulla mostra “Annibale. La fine di un viaggio”.
“Il progetto è continuare a valorizzare i beni che Crotone ha all’interno della città e del comprensorio, sia a scopi culturali, ma anche turistici ed economici. Questa mostra è importante perché ci rimette a centro del Mediterraneo: ci confrontiamo con la Puglia, con La Campania, ma anche con la Tunisia. Quindi, il Sud che guarda ad una economia che si deve sviluppare in un bacino che è sempre stato la culla della civiltà. Nella mostra ci sarà una parte molto tecnologica, interattiva multimediale, interessante per i giovanissimi e le scuole. Speriamo che, attraverso questo itinerario, i giovani si avvicinino al racconto del nostro territorio e al patrimonio archeologico-museale che abbiamo”.
Giuseppe Romano