Concorso “Matita rossa e blu”: vince studente dell’ITTL “Ciliberto”
È Luigi Infusino, studente dell’ITTL “M.Ciliberto”, ad aggiudicarsi la vittoria del premio giornalistico giovani "Matita Rossa e Blu". A lanciare l'edizione 2017 del premio, che si svolge sotto l'Alto Patronato della Repubblica e il Patrocinio della Regione Calabria, della Provincia e del Comune di Reggio Calabria, sono la Fondazione Italo Falcomatà e Repubblica@Scuola.
Ai ragazzi e alle ragazze delle scuole era stato chiesto di scrivere un articolo che mettesse in luce la tensione che esiste nelle gare sportive dove la competitività svolge un ruolo cruciale, ma dove è necessario tenere come valore di riferimento anche la lealtà. Competizione e lealtà, quindi, finiscono col diventare due valori che, in alcuni momenti, possono anche a scontrarsi, come mette ben in rilievo Infusino nel suo testo dal titolo Fair play.
Lo sport, si legge nel testo premiato, è fondamentale per l’educazione giovanile essendo capace di veicolare ciò che serve per diventare un uomo adulto e responsabile.
“In un’epoca - dice Infusino- segnata dall’analfabetismo emotivo, nel mondo dell’imperio tecnologico che ha reso i ragazzi, a volte, anaffettivi diventa fondamentale l’esperienza di socializzazione che solo lo sport riesce a creare. Esso ci insegna ad autovalutarci, a correggerci. È proprio nel leale confronto con gli altri che possiamo esprimere il meglio di noi. Nella competizione ci si sfoga più che si può (sempre nel rispetto delle regole) affrontando anche cose complesse e superandole positivamente. Vittoria e Sconfitta finiscono così col diventare, sempre e comunque, esperienze positive per chi saprà avere la capacità di mettersi alla prova.
Lo sport, qualunque sport, insegna quanto sia fondamentale seguire le regole. La competizione infatti si basa proprio sul rispetto di esse. L’ avversario va rispettato nella gara senza umiliarlo e insultarlo. Come nelle antiche competizioni sportive, su un terreno di gioco, su un ring, su una pista viene fuori il senso di competizione connaturato all’individuo ma anche quel senso dell’onore e del rispetto che, da sempre, caratterizza la vita di noi uomini.
La competizione può divenire anche fonte di quello stress che diviene pura adrenalina nei più forti e fa soccombere o rinunciare quanti non si dimostrano all’altezza. Credo che in questo lo sport sia vicinissimo alla vita reale: non tutti possono sempre fare tutto. Lo sport insegna il senso del sacrificio, della lotta che l’uomo, novello Sisifo, deve compiere per raggiungere la cima.
Come Camus- dice lo studente- lo sportivo è felice anche ai piedi di quella montagna perché… è la lotta verso che la cima che riempie il cuore di quell’uomo che avrà dimostrato di essere leale nel più bel campo che abbiamo: la vita”.
Infusino, primo calabrese ad aver vinto questa competizione giunta ormai alla nona edizione, prenderà parte, il prossimo 28 Ottobre a Reggio Calabria, alla serata in onore di Italo Falcomatà e , nel mese di Dicembre parteciperà alla giornata sul tema della legalità che aprirà la Fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi”, con personalità come il Presidente del Senato Pietro Grasso e lo scrittore Roberto Saviano.