Progetto legalità: coinvolti oltre 5 mila giovani calabresi
Venti istituti scolastici coinvolti, 5.000 studenti mobilitati, 5 referenti dell'Ufficio scolastico regionale, 20 dirigenti scolastici in campo, 40 docenti che hanno partecipato alle fasi progettuali, 2.500 questionari somministrati, 32.000 chilometri percorsi dalla carovana della legalità, decine e decine di incontri per tutta la Calabria. Sono solo alcuni dei numeri grazie a cui e' stato possibile realizzare il progetto "La legalità cresce sui banchi di scuola", una iniziativa promossa dalla Regione Calabria guidata da Giuseppe Scopelliti per il tramite della Commissione regionale per l'emersione del lavoro non regolare presieduta da Benedetto Di Iacovo. I risultati saranno presentati domani al Centro Agroalimentare di Lamezia con un grande evento che vede coinvolti oltre un migliaio di studenti e molte autorità istituzionali che per l'occasione indosseranno la stessa t-shirt bianca della legalità, trasformando la sala convegni dell'Agroalimentare, in una distesa di legalità. Numeri apprezzabili cui si sommano i dati - giudicati "sorprendenti" - scaturiti dai questionari che saranno illustrati domani e che danno uno spaccato significativo, seppure a campione, dell'universo giovanile calabrese. Il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, che da sempre ha mostrato forte attenzione al mondo dei giovani, ha espresso grande soddisfazione per l'esito dell'iniziativa. "Attraverso questo progetto che ho fortemente sostenuto e promosso - ha scritto Scopelliti in un editoriale -, si percepisce con mio grande orgoglio, che la gioventù calabrese, così come questa nuova Amministrazione regionale, ha concretamente voglia di cambiare. Ciò rappresenta un altro segnale importante di come il vento, in Calabria, stia soffiando nella giusta direzione". Il presidente Scopelliti domani sarà a Lamezia dove i giovani protagonisti coinvolti in questa avventura legalitaria porranno delle domande al governatore. Nel corso dell'evento sarà conferito a Scopelliti, insieme al magistrato Salvatore Di Landro, lo speciale Premio di Rappresentanza che il capo dello Stato, Giorgio Napolitano ha inteso assegnare al progetto. Il presidente della Commissione Di Iacovo ha affermato che in questo "lungo e faticoso tour abbiamo incontrato "l'altra faccia" della Calabria, quella che si adopera per costruire un futuro migliore e lo fa quotidianamente, con ogni mezzo. La Calabria - ha aggiunto - e' una regione con il più alto tasso di lavoro irregolare, ma anche con una elevata incidenza di lavoro minorile. Ciò spinge ad insistere e ribadire come, la legalità ed un mercato del lavoro regolare, sicuro e soprattutto legale, non e' qualcosa che possiamo lasciare agli altri ma qualcosa che dobbiamo creare e salvaguardare". Partner del progetto, che gode dell'Alto patrocinio del Quirinale e del ministro della Giustizia Alfano, sono stati l'Ufficio scolastico regionale e l'Ordine regionale dei giornalisti. "La scuola - ha detto il direttore dell'Usr, Francesco Mercurio - deve assumere un ruolo centrale in tutte quelle iniziative e in particolare quelle che riguardano la legalità. Puntando tutto sull'istruzione degli studenti, attraverso un'azione congiunta intendiamo perseguire un obiettivo di fondo che e' quello del rispetto della legalità'". Secondo il Presidente dell'Ordine dei giornalisti, Giuseppe Soluri, "il lavoro pudicamente definito "non regolare", non poteva non diventare un fronte di particolare significato anche e soprattutto per gli studenti di questa regione. La speranza e' che la rotta possa finalmente invertirsi, in una regione che ha davvero voglia di puntare sui propri giovani per darsi un futuro diverso e migliore".