Rifondazione Cosenza: “Occhiuto deve dimettersi, sistema troppo inquinato”
“Appalti affidati in maniera illecita, false somme urgenze, forzati spezzettamenti per tenere la spesa per procedimenti al di sotto dei 40.000 euro ed infiniti espedienti per non espletare regolari gare” è secondo il Partito di Rifondazione Comunista di Cosenza “ciò che emerge (anche agli occhi di chi finora ha preferito tenerli chiusi, nonostante l’evidenza!) un impianto di corruzione perfettamente collaudato che consente di favorire sempre le stesse imprese amiche, senza rotazione né trasparenza, in cambio di vantaggi personali”.
“Una congerie di fatti gravissimi – prosegue ancora la nota marchiata falce e martello - che non possono non coinvolgere in prima persona anche il sindaco, il quale non poteva e non può non sapere. Occhiuto recita una pantomima che vuole far ricadere, come in altre occasioni, la responsabilità di un sistema inquinato solo sui dirigenti, facendo finta che la massima autorità cittadina, a cui i dirigenti devono dar conto del loro operato avendo dalla stessa ricevuto responsabilità ed incarichi, viva su un altro pianeta. Occhiuto, in ogni caso ed aldilà della rilevanza penale delle accuse ma soprattutto per la loro riprovevole valenza politica e sociale, deve rassegnare le dimissioni. Certo, potrebbe non aver torto”.
"Bisogna imparare a guardare altrove – conclude con rammarico la nota di Rifondazione - bisogna costruire percorsi che tengano insieme, scalciando ed isolando mestieranti e politicanti, la parte sana della politica di questa città e tutti coloro che ogni giorno si sporcano le mani mettendo in piedi azioni di solidarietà e di cittadinanza attiva”.