4 novembre: a Castrovillari memoria e accoglienza le parole d’ordine
Una giornata ricca di significato per ciò che ha richiamato e rappresentato quella organizzata oggi dall'Amministrazione comunale di Castrovillari, con scuole, forze dell'ordine, esercito, associazioni d' arma, in occasione della 99^ ricorrenza della celebrazione del 4 Novembre.
L'appuntamento, suggestivo come sempre, dopo il corteo e la deposizione della corona d'alloro dinanzi al monumento ai Caduti di tutte le Guerre, sottolineato dall'inno di Mameli e da alcune interpretazioni del Coro di voci Bianche della scuola primaria del 1° e 2°Circolo e del coro giovanile "Nova Vox Aurea" guidati dalla Maestra Bellini, ha registrato un contributo del vescovo della diocesi di Cassano allo Jonio, monsignor Francesco Savino. Questi ha richiamato ruolo del momento che ribadisce e rilancia il significato della democrazia, della memoria, valore inscindibile dalla solidarietà, condivisione, ma anche dall'osservanza delle regole per capire diritti, doveri e ,soprattutto, dignità da tutelare nella giustizia. A tal proposito ha menzionato la figura di padre Giovanni Semeria-nel 150 della nascita- che con Don Minozzi hanno dato vita all'opera in cui si muove da decenni l'Istituto "Vittorio veneto" della città, creato per i più piccoli , soli ed indifesi.
Tanto ha sottolineato pure nell'omelia, durante la messa, don Nicola Celiberti, presidente dell'opera Nazionale del mezzogiorno d’Italia, affermando valore e portata di tanti che sacrificarono la loro vita per la Patria, la Libertà e la Pace. Principi rilanciati con determinazione dal Sindaco, Domenico Lo Polito, che a termine della funzione, oltre a ringraziare tutti, ha riproposto le ragioni della giornata e del momento, voluti dall'Amministrazione(che presto intitolerà una strada ed un Istituto scolastico con il nome di chi ha combattuto per la propria Patria ), con il coinvolgimento di scuole, forze dell'Ordine , Esercito ed Associazioni d'Arma, al fine di rilanciare l'azione che sta portando avanti l'Italia con le sue attività umanitarie per accogliere chi fugge dal suo Paese perché vessato o perseguitato.
L'anniversario dell’Unità Nazionale è stato caratterizzato anche dalla recita della Preghiera della Patria proposta da uno studente del superiore e da poesie offerte dal responsabile, Gianni Donato, dell'Istituto "vittorio veneto" con alcuni scolari. Tensioni che hanno suscitato emozioni e che, con quanto rappresentato in termini d'idee, coinvolgimento, partecipazione, hanno espresso l'importanza di un gesto educativo il quale per permanere e perdurare nel tempo non può fare a meno di dedizioni quanto dell'accompagnamento degli adulti nel percorso di crescita del bene comune che non può che passare, a sua Volta, attraverso il rispetto dell'altro, la solidarietà sostanziale per un Vero cambio di Passo del progress, sempre a rischio di egoismi umani, dimentichi della storia.