“La ragazza senza corpo” è il nuovo romanzo di Oreste Kessel Pace
Un locale sulla via Roma di Palmi, nel futuro. Una tempesta violenta. Un giovane tradito e disperato. Una coppia di inglesi. Un barista improbabile. Ma dal buio dei tavolini inizia il racconto di un anziano che rimetterà le coscienze nel loro verso. E racconta del suo passato, di una ricca adolescente di Palmi, sfigurata e privata degli arti inferiori da un terribile incidente stradale nel quale ha perso anche la madre, costretta su una sedia a rotelle, allontanata dagli amici e confinata nella immensa villa del padre. Di un ragazzo povero, figlio di pescatori della Tonnara di Palmi, ma talmente intelligente da essere un insegnante di informatica e orfano di padre: Due vite lontane e complicate che, improvvisamente, si incontrano. Una storia d’amore impossibile, circondata di aspetti metafisici, contenuti sociali e salti temporali. Ma anche da personaggi misteriosi e intensi, che svolazzano intorno ad una trama intricata dai risvolti incredibili, forse mitologici.
Una Scilla del nostro secolo per un autore dalle doti narrative straordinarie che, purtroppo, vive in una regione che non può permettersi di aiutare i giovani scrittori di talento.
Con “La ragazza senza corpo” lo scrittore palmese supera le oltre trenta opere redatte, di cui undici pubblicate. Ma è la quinta di una collezione di opere che vedono la luce su una forma neo-editoriale: interamente progettate e prodotte dall’Autore.
Il romanzo, editato e curato da Pasqualina Ciccone, già collaboratrice di Oreste Kessel Pace, si scosta da una contestualità legata a filoni letterari predefiniti, per collocarsi, con uno stile personale, in stanze a parte, delle quali solo Pace ha le chiavi delle porte e in cui sono in attivo tutte le sue opere.
Nel suo studio di Palmi, ricolmo di migliaia di libri, carte e riconoscimenti, con un enorme giardino, ho chiesto a Kessel: “dopo sillogi e romanzi storici e mitologici, saggi di archeologia, un romanzo?”
Ha risposto – “essere etichettato come autore mitologico e storico, non è corretto. Ho scritto fantascienza (Palmi anno 2100, Cyberg Love, etc.) sociale (Philia) persino thriller e avventura, sia in versi che in forma narrativa. Non sono uno storico. Sono un amante. Amo la Storia e le Storie. Tutto qui”.