Riparte da Samo il progetto di sviluppo delle fiumare della locride
Mercoledì 8 novembre, presso la Sala Consiliare del Comune di Samo, si è tenuto il convegno “Rete ecologica fiumare della Locride - Paesaggio e sviluppo sostenibile della Vallata ‘La Verde’”, un incontro facente parte del percorso di adesione ai Contratti di fiume e di costa, organizzato in collaborazione con il GAL “Terre Locridee”.
Si tratta del primo incontro di questo tipo, a livello nazionale, dopo l’entrata in vigore della legge che disciplina i contratti di fiume, strumenti regionali per l’attuazione delle politiche per la gestione dei sistemi fluviali, in applicazione delle disposizioni internazionali e nazionali.
I Contratti di fiume rappresentano una straordinaria opportunità per poter avviare strategie volte a superare lo stato di abbandono in cui versa la Locride sotto il profilo idrogeologico. In questi mesi la Regione sta cercando di promuovere i Contratti di Fiume con varie iniziative che coinvolgano il maggior numero di cittadini. Il Convegno è stato introdotto dal sindaco di Samo Giovambattista Bruzzaniti, che ha lamentato l’abbandono dei comuni, in particolar modo quelli dell’entroterra, oggetto di assoluto disinteresse nella programmazione ma ricchi di luoghi degni di essere adeguatamente valorizzati.
«Con i Contratti di fiume e di costa, se opportunamente sostenuti dalla Regione, saremo in grado di dare risposte concrete, attraverso una programmazione concordata con tutti gli attori delle comunità locali» ha dunque affermato il presidente del GAL Francesco Macrì, che ha successivamente sottolineato la necessità di porre fine ai fondi assegnati a pioggia e senza logica.
Giovanni Bonfà, membro del consorzio Ambiente Energia e Biodiversità del Mediterraneo, ha dunque illustrato l’applicazione dei progetti comunitari della Vallata La Verde per poi lasciare le conclusioni all’Assessore Regionale all’Urbanistica Francesco Rossi, che ha parlato dei progetti urbanistici nella nostra Regione come di vere e proprie misure emergenziali per arginare il dissesto idrogeologico. «Sono strumenti decisivi - ha proseguito Rossi - che grazie a un approccio condiviso consentono alle comunità locali e a tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti di essere diretti protagonisti nella programmazione per la tutela dei territori fluviali.»