Gal Terre Locridee, a Bivongi un convegno “L’anziano ci sta a cuore”

Reggio Calabria Attualità

Si è svolto a Bivongi il convegno “L’anziano ci sta a cuore”, un’occasione di confronto su esperienze, progetti e prospettive legati all’invecchiamento attivo e alla cura delle persone con demenza. Un’iniziativa promossa dal Comune di Bivongi e dal Gal Terre Locridee per rafforzare l’alleanza territoriale intorno al benessere degli anziani.

Il convegno, moderato dal giornalista Pietro Melia, ha riportato al centro l’esperienza scientifica pionieristica avviata proprio a Bivongi dalla dottoressa Amalia Bruni, neurologa di fama internazionale. Lo studio aveva coinvolto oltre 400 cittadini contribuendo alla conoscenza di una forma di demenza ancora oggi poco compresa, diversa dall’Alzheimer.

«Grazie a questa attività di ricerca, abbiamo scoperto che a Bivongi la forma di demenza più diffusa era quella frontotemporale, piuttosto rara e legata ad altre aree del cervello rispetto a quelle interessate dall’Alzheimer – ha spiegato la dottoressa Bruni – Lo studio ci ha permesso di identificare le basi genetiche della malattia in questa area. Quindi è importante parlare di prevenzione: alimentazione sana, attività fisica quotidiana e relazioni sociali sono strumenti fondamentali per un invecchiamento sano, iniziando ovviamente da giovani. Camminare cinque chilometri al giorno può abbattere il rischio di demenza fino al 50 per cento».

«Abbiamo voluto questo incontro per fare il punto e rilanciare il nostro impegno sul tema – ha dichiarato la sindaca Grazia Zaffino – Abbiamo già attivato percorsi concreti insieme al Gal Terre Locridee come il progetto Snai per la realizzazione di centri per l’invecchiamento sano e attivo, e stiamo trasformando una ex casa albergo comunale in una Rsa dedicata alle demenze».

«Abbiamo costruito comunità attorno agli anziani – ha sottolineato Don Enzo Chiodo – Il primo caffè Alzheimer della Locride è nato qui. Vogliamo continuare a camminare in questa direzione, su progetti che danno dignità alla vecchiaia, perché l’anziano ha ancora molto da dare ma deve essere accolto, non isolato».

Sulla questione dell’accessibilità ai servizi nelle aree interne si è soffermato Ernesto Riggio, consigliere direttivo del Gal Terre Locridee: «Abbiamo inserito nella strategia Snai anche la realizzazione di un eliporto al servizio della salute perché siamo lontani dagli ospedali principali e un intervento d’urgenza deve poter contare su una risposta rapida». Ritornando poi sul tema del convegno, Riggio ha detto: «Il centro per l'invecchiamento attivo è un’idea innovativa che si avvarrà di esperti del settore per far sì che si affronti la terza età sapendo di doversi nutrire in modo sano e privilegiando l’attività psicofisica che sarà alla base dell’esperienza di questo centro».

L’evento si è concluso con l’impegno condiviso a proseguire nel percorso iniziato: unire ricerca, assistenza e comunità per affrontare in modo consapevole e attento le sfide poste dall’invecchiamento, con al centro la persona".