Pacenza (Pdl) replica al sindaco Vallone: “Nessuno sgarbo istituzionale”
“Nessuno sgarbo istituzionale, né una prevaricazione della direzione strategica rispetto alle funzioni assegnate in materia di sanità alla Conferenza dei sindaci, ma più semplicemente un atto gestionale, allegato al bilancio di previsione 2010, che nulla ha a che vedere col piano attuativo per il riordino della rete sanitaria”. Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, replica così al sindaco della città capoluogo, Peppino Vallone, che, sul finire della scorsa settimana, era intervenuto pubblicamente, annunciando di aver appreso dalla stampa locale l’emanazione del piano delle attività aziendali da parte del commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale, Rocco Antonio Nostro. Altra cosa rispetto al Piano di riordino della rete sanitaria, secondo l’onorevole Pacenza, che non può essere licenziato senza il previo parere della Regione e che, al momento, è ancora in attesa di essere istruito. Ma il Comitato ristretto della Conferenza dei sindaci ha comunque convocato per questo mercoledì (15 dicembre) una riunione dell’assemblea proprio per discutere il Piano di rientro dal debito sanitario. “Credo che sull’argomento – prosegue ancora l’onorevole Salvatore Pacenza – sia stia compiendo, artatamente, una confusione documentale, dettata forse dall’incedere della campagna elettorale. L’unico atto approvato nel mese di settembre scorso dal commissario dell’Asp, Rocco Antonio Nostro, è l’allegato al bilancio di previsione che stabilisce budget e obiettivi da assegnare alle varie strutture interne all’Azienda sanitaria provinciale. Come dire, un vademecum per condurre la normale attività sanitaria. Altra cosa è il Piano attuativo sui decreti emanati dal governatore Scopelliti per il riordino della rete sanitaria. Si tratta di un prospetto attuativo ancora da redigere e che, non appena completato, verrà discusso all’interno della Conferenza dei sindaci del territorio, l’organo che ha piena titolarità in materia di sanità locale. Quello prodotto dal commissario Nostro è un atto gestionale che, ogni anno, viene allegato al bilancio di previsione per consentire alle strutture di avere un budget a propria disposizione e di fissare degli obiettivi. Un atto che, fra l’altro, è di esclusiva competenza della direzione strategica. Ma a tutto ciò voglio aggiungere anche un'altra considerazione: la nostra Azienda sanitaria, così come tutte le altre strutture territoriali calabresi, è in regime di commissariamento. Il che assegna poteri straordinari al commissario proprio in materia gestionale. Una prerogativa, però, a cui il commissario Rocco Antonio Nostro, fino a questo momento, non mi sembra abbia fatto ricorso”.