Presentato a Palazzo Alvaro il Dizionario sul dialetto bivongese
È stato presentato nella Sala Biblioteca di Palazzo Alvaro, nel corso di un incontro promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos e dalla Casa Editrice Città del Sole, il “Dizionario Etimologico del dialetto Bivongese” di Padre Damiano Bova, al quale è stato conferito il Premio Anassilaos per la saggistica.
Dopo i saluti del delegato alla cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria Filippo Quartuccio, del Sindaco di Bivongi Felice Valenti e del Delegato alla Cultura del Comune di Reggio Franco Arcidiaco, sono intervenuti, nella veste di relatori, Paola Radici Colace e Domenico Minuto che hanno analizzato i diversi aspetti del volume il cui autore, Rettore Emerito della Basilica di San Nicola di Bari, è un concittadino illustre di questa terra essendo nato a Bivongi.
Dopo aver studiato a Reggio Calabria a 27 anni entra nell’Ordine Domenicano a Napoli. Trascorso l’anno di noviziato tra Napoli e Bari, percorse l’itinerario formativo filosofico-teologico tra Napoli e Roma, conseguendo il titolo accademico di Licenza in Teologia Morale presso l’Università Pontificia di San Tommaso d’Aquino in Roma nel 1967.
All’interno dell’Ordine ha svolto una intensa attività con impegni di formazione di giovani domenicani, di insegnamento di teologia morale e di attività apostolica. È stato il primo Segretario degli Studi dell’Istituto di Teologia Ecumenica di Bari e Redattore della rivista ‘Nicolaus’, dello stesso Istituto, per dieci anni. Eletto Priore e Rettore della Pontificia Basilica di San Nicola in Bari, ha ricoperto questo incarico dal 1979 al 1988 e dal 2005 al 2011.
È in sintonia con il pensiero di Erodoto ‘… se si proponesse a tutti gli uomini di fare una scelta fra le varie tradizioni e li si invitasse a scegliersi le più belle, ciascuno, dopo opportuna riflessione, preferirebbe quelle del suo paese: tanto a ciascuno sembrano di gran lunga migliori le proprie costumanze’, che l’Autore si è proposto di conservare il patrimonio culturale della lingua del suo paese natio, con l’intento di tramandarlo ai posteri.
Padre Bova non è un glottologo, ma spinto da una forte curiosità intellettuale riguardo all’origine e al significato recondito delle parole, utilizzate spesso nella predicazione e nell’amministrazione del sacramento della penitenza, ha raccolto nel volume il tesoro di vita del nobile linguaggio calabrese e bivongese in cui si conservano i variegati apporti delle civiltà del passato che hanno segnato, nella lingua del popolo, il loro passaggio.
Riscoprire l’etimo, l’origine di una parola è divertente, è come un gioco appassionante e denso di emozioni, quasi un rincorrere nei meandri di un labirinto antico l’archeologia del linguaggio. Sono poche le pubblicazioni sull’etimologia dei dialetti calabresi.
L’opera di Padre Bova costituisce dunque uno stimolo per perseguire uno studio approfondito del linguaggio calabrese che, nella sua varietà, può offrire alla terra di Calabria una unità culturale su cui fondare lo sviluppo anche socio-economico di questa terra.