Perugini a Scopelliti: “La verità sul nuovo ospedale di Cosenza”

Cosenza Attualità

On.le Presidente,

come Le ho preannunziato dopo le Sue dichiarazioni sul nuovo ospedale di Cosenza, nell’assoluto reciproco rispetto dei ruoli e delle competenze istituzionali e non certo per amore di polemica, ma al solo fine di ristabilire la verità documentale evidentemente sfuggita al Dirigente Regionale che L’ha male informata sullo stato degli atti relativi alla questione, preciso quanto segue.

Nel Piano Sanitario 2007-2009, approvato con delibera della Giunta Regionale della Calabria n. 694 del 9.11.2007, al punto 2.8.5.2 si legge: «Entro trenta giorni dall’entrata in vigore del Piano, il Dipartimento Tutela della Salute avvia le procedure amministrative per la realizzazione di un nuovo presidio dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, utilizzando risorse pubbliche, risorse private con il ricorso al project financing, risorse provenienti dalla valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare aziendale e da eventuali ulteriori integrazioni messe a disposizioni dalla Regione».

La Legge regionale 13 giugno 2008, n. 15 (“Provvedimento Generale di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2008 ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8” - BUR n. 12 del 16 giugno 2008, supplemento straordinario n. 1 del 21 giugno 2008), all’art. 51 (“Investimenti nel settore della Sanità”), commi 7, 8, 9 (nella modifica introdotta dall’art. 36, comma 1, della L.R. 26.02.2010, n. 8), così recita: «7. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare la progettazione e la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza in sostituzione di quelli esistenti, utilizzando le risorse finanziarie già assegnate alla Regione ai sensi dell'articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67. Si autorizza anche l'eventuale valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare dell’Azienda, al fine di reperire risorse aggiuntive con il coinvolgimento dei soggetti privati (progetto di finanza).

7.bis La Giunta regionale è impegnata a verificare la fattibilità tecnica economica e finanziaria della realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero nella città di Reggio Calabria che sostituisca l'attuale presidio “Bianchi-Melacrino” e nella città di Crotone che sostituisca l'attuale ospedale S. Giovanni di Dio. A tal fine le Aziende ospedaliere predisporranno lo studio di fattibilità entro 3 mesi dall'approvazione della presente legge, utilizzando le risorse disponibili sia comunitarie, sia statali ex articolo 20 della legge 11 marzo 1988 n. 67 sia quelle rivenienti dalla valorizzazione e/o dalla dismissione del patrimonio immobiliare del vecchio presidio e della relative aree di pertinenza.

8. Al fine di garantire la copertura finanziaria della quota a carico del bilancio regionale del piano di cui al precedente comma 7, la Giunta regionale è autorizzata a ricorrere all'indebitamento sulla base delle disposizioni di cui al Titolo III della legge regionale 8 febbraio 2002, n, 8.

9. Il mutuo o prestito obbligazionario di cui al comma 8, quantificato nella misura massima di euro 40.000.000,00, sarà contratto, per una durata massima di anni venti, anche in più soluzioni a mezzo di più atti di erogazione e quietanza».

Il 24 luglio 2008, con lettera prot. 12271, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza trasmetteva all’Assessore alla Sanità della Regione Calabria e al Sindaco di Cosenza, «facendo seguito agli accordi intercorsi», una dettagliata «relazione inerente la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, in sostituzione dei presidi Annunziata e Mariano Santo», elaborata da un’«apposita Commissione presieduta dal Direttore Sanitario Aziendale». La relazione faceva seguito all’approvazione della L.R. n 15/2008 che, nella stesura approvata e precedente la modifica del 2010, prevedeva in apertura del comma 7 dell’art.51, quanto segue: «La Giunta Regionale, entro 60 giorni dall’approvazione della presente legge, predispone un piano di fattibilità tecnico e finanziario concernente la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza in sostituzione di quelli esistenti (…)». La relazione elaborata dall’AO di Cosenza, dunque, era propedeutica alla redazione del piano di fattibilità da parte della Regione.

Questi sono i documenti che non possono non essere agli atti della Regione Calabria e, dunque, dalla Regione stessa conosciuti. Il fatto che poi il percorso tracciato si sia bloccato per effetto della crisi del settore sanitario, non è certo ascrivibile alla responsabilità del Comune di Cosenza che – come Le ho già anticipato – sta completando l’iter per l’approvazione del nuovo Piano Strutturale Comunale, in cui saranno inserite l’individuazione urbanistica del sito per la costruzione del nuovo ospedale e la destinazione dell’area su cui attualmente insiste l’Annunziata.

La realizzazione di un nuovo e moderno ospedale di riferimento regionale a Cosenza rappresenta, più che una grande ambizione per la città, la provincia e la regione, un’assoluta necessità che dovrebbe senza alcun dubbio figurare tra le priorità nell’agenda della politica sanitaria calabrese. Nell’affrontare i temi della riorganizzazione del sistema, infatti, non può non essere avviata una seria e concreta politica di investimenti finalizzata a rispondere sempre meglio alla domanda dei cittadini in tema di tutela della salute.

Con l’occasione ribadisco l’idea secondo la quale sono più che maturi i tempi per avviare un’azione comune tra le diverse Istituzioni finalizzata a dotare l’Università della Calabria di una Facoltà di Medicina e Chirurgia. È, insieme a quella del nuovo ospedale, un’aspirazione che coglie un’esigenza formativa molto avvertita nella città di Cosenza, nell’area urbana, nella provincia e nell’intero territorio regionale; un’aspirazione tesa a valorizzare e ampliare il grande patrimonio di conoscenza costituito dall’Università della Calabria.

La capacità di guardare al futuro di un territorio è elemento costitutivo di un’azione politica e di un impegno amministrativo lungimiranti. Ad essa bisogna accompagnare la volontà di individuare e seguire i percorsi finalizzati alla concreta realizzazione dei progetti di crescita. Mi auguro che su questo si possa registrare quella sintonia tra le Istituzioni che costituisce una precondizione per lo sviluppo.Ovviamente la prospettiva del nuovo ospedale, che necessita di tempi, deve coniugarsi, nell’attualità, con la inderogabile e non più procrastinabile esigenza di importanti investimenti, tecnologici e strutturali, da destinare al presidio dell’Annunziata, da tanto tempo trascurato dalle politiche programmatorie della Regione e ciò, per come sostenuto dallo stesso Presidente del’Ordine dei Medici di Cosenza Dott. Eugenio Corcioni, anche al fine di ripristinare situazioni di equità e di omogeneità di offerta e prestazione sanitaria nel rapporto con le altre città capoluoghi di provincia. Le straordinarie professionalità esistenti nel presidio dell’Annunziata attendono da anni una serie e attenta attività di rilancio e valorizzazione.

Restando in attesa di conoscere i passi che la Regione intenderà muovere per riavviare l’iter interrotto relativo al nuovo ospedale di Cosenza, Le invio un cordiale saluto.