Amendolara, tutela costa: avviato tavolo tecnico per l’istituzione di una Zsc
Continuare a raccogliere dati preziosi per migliorare e rafforzare la tutela dell'ambiente marino ospitato nella Secca, zona speciale di conservazione (Zsc). Prevedere norme, iniziative e progetti da finanziare con risorse comunitarie destinate a favorire lo sviluppo eco sostenibile del mare, della costa e della piccola pesca eco-compatibile.
Sono, questi, gli obiettivi sottesi al piano di gestione della Secca alla cui progettazione e redazione sta lavorando il tavolo tecnico inter-istituzionale, avviato nei giorni scorsi nel Comune di Amendolara, promosso dal Sindaco Antonello Ciminelli.
A questo primo incontro preparatorio, presieduto dal Primo Cittadino, hanno partecipato il comandante Paolo Marzio per il Ministero dell'Agricoltura, Rosa Caputi responsabile fondi Ue per il Ministero dell'Agricoltura, Evelina Provenza per Arpacal e delegata dall'Ispra, Canio Maddalena capitano della Capitaneria di Porto di Corigliano e la professoressa Silvia Mazzuca per l'università della Calabria. Erano presenti inoltre i responsabili della Diving Center Ogigia che ha confermato la propria collaborazione tecnica e subacquea per la produzione di materiale audiovisivo utile per registrare lo stato della Secca e Antonio Pagano presidente dell'associazione per lo sviluppo dell'alto jonio.
“Ruolo principale per il raggiungimento degli obiettivi condivisi - dichiara il Sindaco - dovrà avere la Regione Calabria cui spetta la promozione del piano di gestione della Secca e con la quale c'è già ampia convergenza rispetto alla utilità, ai contenuti ed ai metodi di redazione e messa in atto dello strumento giuridico al quale stiamo lavorando e che è finalizzato - va avanti - sia alla tutela della Secca come Zsc nel solco dello storico impegno di tutela messo in campo dalle nostre amministrazioni con il sistema di dissuasori contro la pesca a strascico; sia della piccola pesca e dello sfruttamento delle risorse ittiche in considerazione - conclude Ciminelli - dell'utilizzo di metodi illegali da contrastare, così come già denunciato dall'Amministrazione Comunale nei mesi scorsi nel caso ad esempio del vetriolo per stanare le aragoste”.