Il direttore dell’Accademia di Catanzaro visita monsignor Bertolone
Nella tarda mattinata di venerdì, Vittorio Politano, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, ha fatto visita a monsignor Vincenzo Bertolone (Presidente della Conferenza Episcopale Calabra) e come nuovo esponente dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica presente nella città Capoluogo di Regione, lo ha ossequiato esprimendogli sentimenti di profondo rispetto e prospettandogli anche possibili progetti ed eventi da realizzare in sinergia con altri Enti ed Istituzioni, al fine di promuovere la “via della bellezza” nella Regione Calabria. Il Presule, attento e interessato alle proposte ricevute, non ha fatto mancare il suo apprezzamento, impegnandosi a studiare, promuovere e concretizzare piani di lavoro in comunione d’intenti.
“Sento la necessità – ha detto Monsignor Bertolone – di dover condividere anche con lei e con i suoi docenti l’esigenza urgente di ridefinire secondo un più alto profilo la figura dell’educatore nella scuola e nell’università, facendo sintesi tra competenze professionali e motivazioni educative, con una particolare attenzione alla capacità di dialogo oggi richiesta dall’esercizio sempre più collegiale della professionalità docente. Infatti nelle attese dei giovani e anche delle loro famiglie, voi docenti siete visti e desiderati come interlocutori accoglienti e preparati, capaci di motivare i giovani a una formazione integrale; di suscitare e orientare le loro energie migliori verso una positiva costruzione di sé e della vita; e anche di essere testimoni affidabili e credibili della responsabilità e della speranza di cui la scuola è debitrice verso la società”.
E’ poi seguito un riferimento diretto agli artisti, ricordando le parole utilizzate nella sua lettera giubilare a loro indirizzata, i quali danno il giusto merito ad una categoria non sempre apprezzata per quello che vale. “Grazie a voi esponenti di arti belle - ha proseguito Bertolone - con la vostra creatività che si trasforma in bellezza per voi e per noi! Voglio qui ribadire quanto ho affermato nella mia missiva giubilare: più del vero e del bene, la bellezza ha la forza di interpellare direttamente la nostra sensibilità, di parlare attraverso la nostra corporeità, generando quel misterioso flusso di energie che dalla materia passa all’anima e le fa immaginare le profondità del cielo. In tal modo la via della bellezza diviene come un pellegrinaggio verso Dio, percepito come bellezza, che rinfranca l’uomo dal peso della finitezza nel suo cammino nella storia”. “Gli artisti – ha confermato l’alto prelato, ricordando Paolo VI - sono i guardiani della bellezza”.
Poi un invito ulteriore, nonostante la durezza dei tempi: “Cercare la ‘bellezza’, quindi, non significa inseguire un’effimera visione estatica dell’esteriorità, bensì ‘stile di vita’ che coinvolge tutto l’essere nelle sue relazioni con Dio, con gli uomini e con il creato. ‘Bellezza’ vuol significare trasfigurazione dell’uomo a immagine e somiglianza di Dio”. Il Presule ha concluso il suo interloquire, offrendo a Politano un pensiero del grande intellettuale francese, Jean Guitton, che riesce a chiarire l’importanza dello studio e l’impegno che richiede: “La cosa più bella nell’attività intellettuale è che il lavoro dello spirito è specchio e preludio di ciò che vi sarà più tardi, nella vita largamente prodigato”.
L’incontro si è, quindi, concluso con un fraterno abbraccio e la benedizione dell’Arcivescovo al Direttore dell’Accademia, Vittorio Politano, che peraltro è Diacono Permanente della Chiesa di Catanzaro-Squillace.