Frode ai fondi europei sulla pesca, scatta l’arresto e il sequestro di beni
Contributi del fondo europeo per la pesca, il cosiddetto Fep, che però sarebbero stati ottenuti indebitamente; secondo gli inquirenti utilizzando delle attestazioni false e, addirittura, dei sigilli pubblici risultati contraffatti.
Tanto è bastato perché per un soggetto di Bagnara Calabra, nel reggino, scattasse l’arresto, ai domiciliari, con l’accusa, per ora, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e per contraffazione e uso di sigilli e strumenti contraffatti.
Le indagini sono partite nel 2016 e condotte dai finanzieri di Villa San Giovanni, sotto la direzione della Procura del capoluogo dello Stretto. Al termine le fiamme gialle, oltre alla misura cautelare a carico del presunto responsabile, hanno anche eseguito un sequestro preventivo che ha colpito conti correnti postali ed autovetture, fino alla concorrenza della somma di 40 mila euro.