Piazza Modenelle: da discarica a cielo aperto a “piazza Italo Calabrò”
Proseguono speditamente i lavori per la bonifica della piazza di Modenelle nel quartiere di Arghillà nella periferia nord di Reggio Calabria. L’area risultava da anni completamente ingombra di rifiuti e rottami, tanto da essersi trasformata, fino a qualche settimana fa, in una vera a propria discarica a cielo aperto.
Su indicazione del sindaco, all'inizio dello scorso mese di ottobre, sono iniziati i lavori di bonifica dell’area, per un investimento di 120 mila euro, impegnato dall’Amministrazione Falcomatà. I lavori proseguiranno ancora nelle prossime settimane e si concluderanno entro la fine del mese di dicembre.
“Davvero irriconoscibile! Finalmente la piazzetta di Modenelle, che fino a ieri rappresentava una vergogna nazionale per la nostra Città, torna a vedere la luce” - ha commentato l’Assessore all’Ambiente del Comune di Reggio Calabria Giovanni Muraca che nella giornata di oggi, insieme al Sindaco Falcomatà, ha effettuato l’ennesimo sopralluogo sull’area.
“Una volta completati i lavori - ha aggiunto Muraca - è necessario che il quartiere torni ad appropriarsi di quella piazza, facendo in modo che non torni ad essere un luogo di degrado. Ci appelliamo dunque al senso civico dei residenti e delle tante associazioni impegnate nel tavolo per Arghillà, promosso dall’Amministrazione comunale, affinché programmino iniziative ed attività ludiche, sportive, sociali, per riempire quello spazio di gioia, socialità, condivisione. Solo in questo modo eviteremo che torni a trasformarsi in una sorta di discarica".
"I controlli e le telecamere, seppur importanti, da soli non possono bastare. I lavori per la videosorveglianza, previsti con i fondi dei Contratti Locali di Sicurezza, stanno procedendo velocemente, ma se vogliamo davvero la rinascita di quello spazio, è necessario rilanciare la funzione della piazza, - ha concluso l’assessore - che abbiamo voluto intitolare a Don Italo Calabrò, invitando i cittadini a frequentarla. Mi auguro di vedere presto i bambini di Arghillà tornare a giocare in quello spazio”.