Pizzo. “I love life” è l’incrocio tra arte fede e cultura
I Love Life, “Io amo la vita” è una nuova iniziativa di Acqua della vita onlus rivolta in particolare, ma non solo, ai ragazzi e ai giovani dell’hinterland vibonese già coinvolti nei vari progetti della nostra associazione, da sempre sensibile alle problematiche e alle istanze dell’universo giovanile.
L’ idea di questo piccolo “festival” nasce dal desiderio di sostenere le espressioni artistiche dei giovani del progetto “Giovani sognando” (cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri) in un contesto di sensibilizzazione sulle tematiche pro-life, intendendo con questa locuzione il tentativo di trasmettere e sottolineare il bello e il bene di questa favola controversa che è la vita, convinti come siamo che è certamente degna di essere vissuta.
Molti giovani oggi, in particolare nel nostro territorio, purtroppo tendono a perdere la speranza nel loro futuro, divenendo demotivati e depressi, oppure cadendo in attitudini devianti e distruttive quali l’uso di droghe, alcool, autolesionismo, o abbracciando la cultura della violenza, del non rispetto dell’altro, e dell’altrui, sconfinando a volte nella pratica del delitto.
Come conseguenza di tutto ciò, è facile vederne tanti finire preda di false ideologie destrutturanti la personalità, che poi inevitabilmente conducono a profonde crisi di identità individuale e alla perdita di fiducia e di speranza nella vita.
Nei tre giorni dell’evento, dal 14 al 16 dicembre, presso l’Auditorium del Museo della Tonnara di Pizzo saranno presentate varie iniziative culturali e artistiche che fanno parte della mission dell’associazione, con un buon valore motivante e socializzante.
Con questo evento Acqua della vita onlus intende dunque contrastare in qualche misura le tendenze negative a cui si accennava, diffondendo l’amore per la vita e per il bene contenuto nei valori dell’arte, della musica, della cultura e della fede.
Ecco spiegato il sottotitolo della manifestazione: “tre giorni di arte musica e fede per trasmettere ai giovani la cultura della vita”.