Limen Arte: inaugurata ufficialmente la IX edizione di Vibo
Inaugurata ufficialmente la IX edizione del Premio Internazionale Lìmen Arte della Camera di Commercio di Vibo Valentia. Sabato scorso, nella sede dell’Ente, le porte del Museo Lìmen si sono, infatti, aperte per un nuovo ed appassionante viaggio nell’arte contemporanea, alla scoperta delle suggestive creazioni di artisti nazionali ed internazionali, tra pittura, scultura, installazioni, multimedialità.
Un allestimento nuovo e nuove opere in un percorso circolare che offre al visitatore la rappresentazione, in diverse chiavi di lettura, della realtà umana, di emozioni e sentimenti, invitando ciascuno alla lettura dell’opera d’arte, per individuare l’ispirazione dell’artista ma anche per trovare un senso personale, non meno autentico ed originale.
Il Premio Lìmen Arte, come ha ricordato il Presidente Michele Lico nel suo intervento di saluto “è infatti stato istituzionalizzato dalla Camera di Commercio proprio per dare continuità ad una programmazione finalizzata a valorizzare l’arte nel suo significato più ampio, attraverso il sapere e il saper fare con bellezza, ma anche per trasmettere emozioni e messaggi positivi”.
Emblema di tutto ciò, imponente, all’ingresso del Valentianum, il Cuore infinito, creazione del maestro Antonio La Gamba che è la sintesi di ciò che un’opera deve comunicare: forma, estetica, bellezza; è il risultato di una sinergia tra arte-artigianato e industria che, come dice l’artista “vuole anche essere un segno di unione e di speranza per la crescita pacifica dell’uomo e dell’umanità”.
Il tema della centralità dell’uomo, nel suo rapporto con la società, con la natura, con se stesso, è anche presente nella sezione di Lìmen Arte riservata ai giovani talenti delle Accademie di Belle Arti italiane, curata dalle professoresse Lara Caccia e Antonia Ciampi e organizzata secondo una scelta ben precisa: non segnare marcature espositive tra le varie Accademie, piuttosto unificare per armonizzare, per creare contaminazione e confronto dialettico. Una parte dell’esposizione è dedicata al tessile e ai tessuti, tra moda, fashion e design; un’altra alla storia evolutiva dell’uomo, dalla primitiva alla contemporanea, fino a comprendere le più recenti forme di mutazione genetica. Altra parte è poi dedicata ai “mondi possibili”.
La sezione multimedia, con opere che richiamano alle più evolute tecnologie visive e dell’immagine, presenta una creazione particolarmente attrattiva dal titolo “Le 53 stazioni del Romaido”, elaborata da Michael Mancini, giovane artista dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Si tratta in sostanza di un’opera interattiva, interamente sviluppata come una interactive storytelling parallela all’opera dell’artista giapponese Hiroshige , che porta ad immaginare un viaggio nella metropolitana di Roma ai nostri giorni: dopo l’arrivo della metro, in ogni stazione, se si decide di scendere dal treno, si “entra” in una sirografia di Hiroshige che è stata decontestualizzata e ricontestualizzata con l’inserimento di elementi tecnologici e stili di vita moderna. L’opera interattiva è disponibile on line al link https://www.youtube.com/watch?v=siLcr38oNWg.
Ancora all’uomo, tra magia e poesia, è il protagonista della sezione Speciale “L’uomo misura di tutte le cose”, curata da Giorgio Bonomi e realizzata da Pino Deodato, artista di origini vibonesi apprezzato oramai al livello internazionale. I suoi “omini” sono la metafora dell’individuo che come le piccole statue, appare sempre lo stesso mentre, invece, cambia in continuazione.
Deodato ha poi creato proprio per Lìmen Arte un’opera davvero speciale, “La stanza delle lucciole”, una camera affrescata in ogni sua parte, un percorso didattico poetico, dedicato soprattutto ai bambini, per avvicinarli all’arte e alla meraviglia della creatività.
Altri spazi espositivi sono riservati poi agli artisti contemporanei italiani ed internazionali a cura di Enzo Le Pera.
Altra novità della nona edizione di Lìmen Arte è il Simposio sul tema del riuso dei materiali, che, curato dall’artista greco di fama internazionale Costas Varotsos e diretto da Antonia Ciampi, per circa dieci giorni, al Valentianum, vedrà impegnati, giovani artisti delle Accademie di Belle Arti nella creazione di opere d’arte, in una sorta di laboratorio all’’aperto con la partecipazione del pubblico. Le opere realizzate verranno poi collocate alla Camera di Commercio, nel Museo Lìmen e, in accordo con l’Amministrazione Comunale, in spazi pubblici cittadini, nell’ottica del Museo diffuso che colleghi Lìmen alla Città.
Nel corso della cerimonia, momento di profonda commozione è stato l’assegnazione del Premio Speciale, un’opera del maestro Pino Deodato dal forte valore simbolico, al compianto prof. Ninì Luciano, per ricordarne l’impegno e la passione nella promozione di arte e cultura finalizzata alla crescita di città e territorio.
“Oggi – dice il presidente Lico- possiamo certamente affermare che il Premio Lìmen, nel suo genere, è il più importante a livello regionale ed è tra i più apprezzati a livello nazionale. Questo, ovviamente, è per noi un motivo di soddisfazione, ma, soprattutto, un ulteriore punto di ripartenza, per continuare quella programmazione, quella visione strategica che abbiamo da sempre perseguito proprio attraverso il progetto Lìmen, e che , tassello dopo tassello, ha visto e vede concretizzati tanti obiettivi e positivi risultati”.
“Un successo –dice il Segretario generale dell’Ente Donatella Romeo- che premia lo sforzo e l’impegno della Camera di Commercio di Vibo Valentia che è riuscita ad assicurare alla Città un evento artistico-culturale di grande respiro, ad effetti integrati, e di grande attrattività”.