Castagna (Uil): 2017 negativo per la provincia di Cosenza
“Un 2017 fortemente negativo per la provincia di Cosenza e un 2018 che si apre in modo conflittuale nei confronti di una regione chiusa ed incapace di cambiare metodo e merito. Un 2017 drammatico sul piano mondiale, per le tante guerre aperte nel mondo arabo e per gli attentati terroristici che continuano a colpire il mondo arabo e il mondo occidentale. Difficile ma straordinario sul piano nazionale, per l’apertura del dialogo sociale, per i risultati ottenuti dal sindacato sul versante dei rinnovi contrattuali e sulle pensioni. Complicato sul piano territoriale per il dilagare della povertà, l’aumento della disoccupazione, del precariato e per l’assenza di una politica regionale sul piano dello sviluppo e del lavoro.”
A parlare è il Segretario generale della UIL cosentina, Roberto Castagna, che lancia un appello alle forze politiche ed istituzionali per porre rimedi ad una situazione che rischia una esplosione sociale senza precedenti.
“Gli ultimi dati forniti dall’Istat – aggiunge - descrivono una situazione in leggero miglioramento nel Mezzogiorno tranne che in Calabria, dove permane un contesto di grande difficoltà. La provincia di Cosenza versa in una condizione di povertà quasi assoluta. La disoccupazione è più del doppio di quella nazionale, il precariato ha raggiunto soglie incontrollabili, più della metà dei fruitori di ammortizzatori sociali in deroga insistono nella sola provincia di Cosenza, e le prospettive di lavoro per i giovani e i meno giovani sono diventate un sogno irrealizzabile. In questo anno, la politica, nazionale e locale, ha rincorso le emergenze con pochi risultati e non è riuscita a produrre apprezzabili azioni di sviluppo e di crescita. Sfiducia, rabbia e disagio hanno rappresentato e rappresentano il sentimento più forte in tutti gli strati sociali. Un bisogno di cambiamento diffuso che fa i conti con una reazione conservatrice che, da destra a sinistra, mira a bloccare ogni istanza innovativa”.
“Nella provincia di Cosenza, ma più in generale in Calabria – prosegue Castagna - le politiche su sanità, settore industriale ed artigianale, infrastrutture, trasporti, ambiente, settore forestale, consorzi di bonifica e sociale, sono state fallimentari.
Anche la Deroga, per il 2018, prevista per gli Lsu-Lpu rischia di vanificarsi se non ci sarà un atteggiamento virtuoso da parte dei Comuni e della Regione sul piano delle stabilizzazioni da realizzare nel prossimo triennio. Un quadro non certamente confortante che necessita grande consapevolezza e una forte spinta da parte delle forze in campo”.
Per il segretario ella Uil cosentina “Urge una politica nazionale che metta in campo una forte azione di contrasto alla povertà istituendo strumenti di sostegno al reddito (es. reddito minimo garantito) capaci di garantire la sopravvivenza e un piano per il lavoro regionale che contenga concreti e duraturi sostegni alle aziende che assumono indistintamente, giovani e meno giovani, con contratti a tempo indeterminato. Serve una radicale inversione di rotta da parte della Regione, da tre anni chiusa in una politica di vecchio stampo clientelare, sorda a qualunque richiesta di cambiamento ed incapace di produrre un qualsiasi miglioramento sul piano economico e sociale”.
Castagna conclude affermando che “Bisogna attivarsi per sconfiggere povertà e disoccupazione altrimenti rischieremo di essere sopraffatti da fenomeni di legittima ribellione e da politiche populiste che di sicuro non faranno il bene dei cittadini. Come Sindacato siamo impegnati in prima persona sul difficile cammino della legalità e dello sviluppo.”