Facino (FenImprese): “dall’aeroporto volano solo promesse”

Crotone Attualità

“Continua l’incertezza sulla vita del nostro scalo e da quello che si percepisce anche se dovessero riprendere i voli con la compagnia annunciata, non si prospetterebbe un futuro tanto roseo”.

Lo asserisce con rammarico il centro studi Fenimprese il quale “ha calcolato che tra un imprenditore crotonese ed uno di Bologna si registrano tre ore di Gap. Questo è quello che emerge dallo studio al quale noi tutti, purtroppo, non fatichiamo a credere! Il futuro della terra ionica è seriamente compromesso dall’assenza di linee di comunicazione ad alta velocità di qualsiasi genere, basti pensare che la Linea Freccia Rossa più vicina è a Taranto oppure che l’aeroporto più vicino può essere raggiunto in 120 minuti solo con l’auto se il traffico cittadino di Botricello, Cropani e Sellia lo permette”.

“Le difficoltà e i tempi di percorrenza non sono solo un problema degli imprenditori Crotonesi – sottolinea Fenimprese - con la costante esigenza di muoversi fuori regione, ma costituiscono una passività da pagare in ogni contesto di sviluppo e competitività, basti pensare alla disparità di possibilità tra gli imprenditori volti al turismo della nostra zona e quelli delle città meglio collegate che, nei vari week end e ponti corti, non hanno certamente le stesse opportunità”.

“A tal proposito basti pensare che un cittadino napoletano, per raggiungere Crotone, impiegherebbe dieci ore di viaggio tra andata e ritorno in auto (in treno venti ore) mentre ce ne impiegherebbe meno di sette per raggiungere Firenze, molto più distante e certamente più appetibile come meta turistica” – denota ancora.

“Nello studio inoltre si è paragonata una piccola realtà pugliese con forte attrattività turistica come Ostuni – è il confronto del centro studi - che, sempre raggiungibile attraverso dieci lunghe ore di viaggio tra andata e ritorno, ha la possibilità di attrarre tutto il turismo della Metropoli Londinese collegata da un volo diretto su Bari. A questo punto una riflessione nasce spontanea: possibile che i nostri politici non abbiano ancora capito che non sarà l’aeroporto di Crotone a fare concorrenza a Lamezia Terme? Possibile che non vedano l’esistenza di un mondo globale che si muove a velocità quadrupla della nostra costa ionica? Tutti i Crotonesi devono alzare la testa e chiedere giustizia sociale (per utilizzare le parole del Presidente Pertini)”.

“Le associazioni di categoria, gli imprenditori, i giovani e le famiglie della costa ionica devono dire basta alle strumentalizzazioni di ipotetiche battaglie condotte dai politici. È a loro che ci rivolgiamo: tra poco non avrete più poltrone da dividere perché emigreremo tutti o forse non avete notato che le aziende hanno sedi legali al nord, i giovani studiano fuori la Calabria ed anche per la sanità si va fuori regione?

Crotone deve volare perché non avrà un’autostrada o una ferrovia ad alta velocità per almeno dieci anni e non esistono più le grandi realtà industriali – prosegue la nota - siamo sicuri che con le stesse opportunità potremo avere anche noi una piccola fetta di mercato nelle nostre eccellenze come il settore enogastronomico, il turismo e l’artigianato. Chiediamo giustizia sociale e non assistenzialismo, pari opportunità per uno sviluppo sinergico del nostro tessuto imprenditoriale, infrastrutture sempre promesse e mai realizzate ed il rilancio dell’aeroporto di Crotone”.

“Non esistono Italiani di serie A e di serie B e, qualora per assurdo esistessero, noi apparterremmo certamente ai primi! L’aeroporto è ossigeno e speranza – closa nota - c’è una organizzazione fantasma che invece di risolvere la questione, avvantaggia altri territori e altre situazioni di tornaconto personale. Per alcuni politicanti siamo l’ultima ruota del carro e tale dobbiamo rimanere. FenImprese sarà in prima fila per fare in modo che ciò non avvenga perché in questo territorio oltre alle promesse vane, l’unica cosa che vola sono gli asini”.