Fondazione Betania, appello 3ª circoscrizione di Catanzaro
"La grave e insostenibile situazione in cui è piombata Fondazione Betania che, svolge da anni un insostituibile servizio di grande utilità pubblica, di altissimo valore sociale e umano, con ottimi risultati per le prestazioni, da tutti riconosciuti, dirette agli anziani e alle persone diversamente abili, deve trovare una rapida e positiva soluzione". Lo afferma il Presidente della terza circoscrizione di catanzaro, Pietro Marcello Mancuso, che aggiunge: "Passano gli anni, cambiano le maggioranze del Governo regionale, ma le difficoltà, per Fondazione Betania, per gli ammalati e per i lavoratori si aggravano sempre di più. Sarebbe utile capire le ragioni, i motivi tecnici, strutturali e pratici per la quale il Dipartimento alla Salute Regionale non ha ancora accreditato la Struttura di Fondazione Betania che, in mancanza del necessario accreditamento entro il 31 Dicembre deve sospendere di offrire agli ammalati l'ospitalità e l'indiscussa professionalità. Credo - dice - che di fronte ad una risposta da parte della Regione Calabria, ragionevolmente convincente, esaustiva e comprensibile, sui motivi del mancato accreditamento della Struttura di Fondazione Betania, tutti, dico tutti saremmo chiamati a farcene una ragione, anche se rimarrebbero seri dubbi sull'opportunità politica, sociale e occupazionale, in assenza del necessario chiarimento, la problematica assumerebbe contorni inquietanti. Sono amareggiato per l'assordante silenzio da parte della classe dirigente della Citta', sembra quasi non interessi nessuno che, dal primo gennaio 2011, sessanta persona anziane non auto sufficienti e novantotto persone con disabilità saranno dismesse, con la conseguente espulsione dal mondo del lavoro di circa centosettanta lavoratori con alta e specializzata professionalita'. Penso che, - spiega - una classe dirigente deve sentire il peso della responsabilità pubblica e istituzionale, assegnata a ognuno dal corpo elettorale, nei momenti eccezionali mettendo in atto tutto ciò che è necessario per evitare di sommare, alla già alta disoccupazione presente in città, altri 170 disoccupati dal primo gennaio 2011, noi faremo la nostra parte".