Bruno Bossio: “Vicinanza a Don Stamile. Approfondire su moventi, mandanti ed esecutori”

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L'inquietante atto intimidatorio perpetrato oggi ai danni di Don Ennio Stamile non deve essere assolutamente sottovalutato sia per la qualità della vittima sia per il contesto territoriale in cui si è verificato”. È quanto scrive Enza Bruno Bossio che continua affermando che “don Ennio Stamile è non solo il coordinatore regionale di "Libera", la nota associazione antimafia fondata da Don Luigi Ciotti, ma anche un sacerdote assai impegnato da anni a Cetraro (ad esempio nel noto premio "G. Losardo") e in Calabria, animatore instancabile di numerose iniziative che vedono protagonisti quotidianamente centinaia di giovani.

“Tra l'altro deve far riflettere come quello di oggi è solo l'ennesimo atto perpetrato ai danni di persone che proprio in quei territori svolgono una importante funzione di animazione culturale e sociale. Com'è noto le forze della criminalità organizzata, così tristemente presente nel territorio dell'Alto Tirreno cosentino, da sempre sono avversarie di tutto ciò che può sottrarre ala loro nefasta influenza soprattutto le giovani generazioni. È in ragione di ciò che, nell'esprimere a Don Ennio la mia più affettuosa solidarietà e vicinanza, chiedo alle forze dell'ordine e alla magistratura il massimo impegno per individuare moventi, mandanti ed esecutori del vile gesto intimidatorio”.