Oliverio a Rose al convegno: “Incendi estivi: piaga sociale dei territori”
Parlare di incendi per avviare una forte riflessione partendo da quanto determinato nel corso della scorsa estate ma, soprattutto, per guardare al futuro, sotto l’insegna della prevenzione. Questo lo scopo dell'iniziativa “Incendi estivi: piaga sociale dei territori” tenuta nel pomeriggio di ieri a Rose ed alla quale ha partecipato il Presidente della Regione Mario Oliverio.
Un incontro- si legge in un comunicato dell’Ufficio stampa della Giunta- molto partecipato, significativamente ospitato nella Sala consiliare del comune del cosentino, organizzatore dell’evento, duramente interessato dalla serie di incendi dell’agosto 2017, attivi per giorni e giorni, con drammatiche emergenze che misero a dura prova comunità e territorio.
Moderati dal consigliere comunale delegato alla Cultura Osvaldo Ferro, introdotti dal Sindaco di Rose Mario Bria, i lavori dell’incontro hanno contato la partecipazione, tra gli altri, del responsabile della Protezione Civile regionale Carlo Tansi, che ha ricordato, anche nei numeri, l’imponenza del fenomeno, le sue conseguenze, l’impegno della Protezione Civile nell’azione sinergica delle fasi emergenziali; del presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale Domenico Bevacqua, proponente della Legge contro gli incendi boschivi, recentemente licenziata dall’assise, che copre un vuoto normativo più che decennale, strumento importante del quale ha sottolineato i punti centrali e la rilevanza; del consigliere regionale Franco Sergio; ancora, per Calabria Verde, in rappresentanza del Commissario Mariggiò, il dottor Franco Castagnaro.
“Quella degli incendi è una problematica di particolare importanza che ha interessato il nostro territorio e non solo, in una stagione straordinariamente caratterizzata dal fenomeno la cui dimensione è stata figlia, si, della calura, ma anche da una strategia criminale di aggressione al territorio stesso. C’è quindi un primo problema di contrasto alla criminalità” ha affermato Oliverio che ha voluto, in relazione, richiamare la positiva azione della magistratura.
“C’è poi un problema di adeguamento della strategia più complessiva, rispetto soprattutto al cambiamento delle condizioni climatiche- ha ripreso- , dato ormai strutturale, come ho avuto modo di sottolineare, anche in quei giorni, ed in sedi di confronto nazionale. Necessario, per fare un esempio, un piano di investimenti da proporre all’Unione Europea che riguardi l’accumulo delle acque, degli invasi, per un adeguato approvvigionamento, sia per uso irriguo che per contrasto al fuoco.”
“Tutto ciò- ha detto ancora Oliverio- deve essere accompagnato da altre misure che sono quelle delle prevenzione. Il Consiglio regionale ha approvato la legge sul contrasto agli incendi boschivi, configurandosi come strumento che rafforza il contrasto attraverso le sue misure, come la tempestività nella definizione della programmazione, sinergia e cooperazione più adeguata. Il disegno di legge definisce un percorso per operare meglio; ora, sulla scorta dell’esperienza passata occorre definire programmi che di questa tengano conto. Dobbiamo investire, ad esempio, perché sul territorio ci siano, con postazioni definite per tempo, adeguati mezzi utili al contrasto ed agli interventi, poiché questi negli anni sono stati oggetto di un depauperamento.”
“Il patrimonio forestale non è totalmente pubblico- ha inoltre sottolineato, sempre in tema di prevenzione, Oliverio- : deve essere contrastato l’abbandono del territorio, questo deve essere recuperato anche attraverso incentivi per chi ne prenda cura. Proprio l’abbandono e la mancanza di cura sono state condizioni gravi, anche dal punto di vista idrogeologico. La presenza più forte dell’uomo non è cosa irrilevante.
Dobbiamo andare verso una inversione di tendenza ed in questa direzione stiamo facendo uno sforzo perché cambi l’approccio al territorio, visto come qualcosa da sfruttare e non da valorizzare. La nostra legge urbanistica regionale ha l’obiettivo di consumo di suolo zero. Vogliamo infatti vogliamo spostare infatti l’asse verso il recupero” ha rimarcato il Presidente Oliverio che ha informato sull’investimento di 100 milioni di euro per “il recupero e valorizzazione, non solo strutturale ma più ampiamente culturale, dei borghi.”
“La presenza dell’uomo è il più vasto deterrente contro l’incuria e l’abbandono dei luoghi ma che anche contro gli stessi incendi. Investire in questa direzione è fondamentale. Seppure non sia semplice, su questo terreno andremo avanti, sollecitando sinergie, tra le istituzioni in primo luogo ma anche tra istituzioni e comunità.” “
Ultimo passaggio del suo intervento, il Presidente della Regione ha dunque voluto riservare, dopo i ringraziamenti alle forze dell’Ordine, al volontariato, un “patrimonio importante, protagonista di una sinergia che nell’estate dei roghi ha contribuito ad impedire che alla tragedia del fuoco si unisse quella della perdita di vite umane.”
Dagli amministratori presenti è venuto un sentito ringraziamento al Presidente Oliverio, in prima persona impegnato nella gestione della difficile situazione.
Nel corso dell’incontro sono ancora intervenuti il vicesindaco di Rose Francesco Imbrogno e l'assessore ai Lavori Pubblici Catia Liguori; i Sindaci di Longobucco, Giovanni Pirillo, di Castiglione Cosentino, Dora Lio, di Luzzi, Umberto Federico, molti amministratori, dai quali sono venute testimonianze relative al difficile periodo affrontato nei giorni dei roghi della passata estate. La manifestazione ha contato anche la consegna di attestati di benemerenza del Comune a quanti, associazioni, Forze dell’Ordine, volontari si adoperarono senza risparmio nell’emergenza. Alcuni fra questi sono stati consegnati proprio al Presidente Oliverio dal Sindaco Bria, e quindi al dirigente Carlo Tansi ed al Generale Mariggiò.