Lapietra scala la vetta contro la Digem e si conferma regina del tie break

Cosenza Sport

La Lapietra Rossano si conferma regina del tie break e dopo aver superato la Polisportiva Montalto al quinto set, a una settimana esatta si ripete battendo 3-2 anche il Roccella Jonica. Un match tiratissimo, da brividi lungo la schiena, dove è soprattutto il carattere dei bizantini a incidere risolutamente su una vittoria di cuore e di carattere, certamente sofferta. Una prestazione assolutamente convincente, quella dei gialloblù, contro un Roccella che, però, ha dimostrato di avere le qualità per tener testa a un avversario affamato e desideroso come la Lapietra.

Si inizia con i rossanesi in totale controllo, decisamente lucido il loro gioco contro un Roccella sorprendentemente arrendevole. Solo timidi sussulti e la Lapietra chiude a proprio favore il primo parziale per 25-20. Nel secondo set la situazione si inverte, con i locali che iniziano a giocare dal primo punto e quando la frazione supera il giro di boa è già tutto nelle mani del Roccella che si impone nettamente con il risultato di 25-15.

Il terzo periodo è una fotocopia del precedente: è tutta la squadra locale a girare a meraviglia e, complice l'infortunio di Zangaro, il set si trasforma ben presto in un monologo del Roccella che chiude per 25-21. Ma la Lapietra non ci sta, e lungi dal dimostrarsi una squadra banale, ammutolisce il palazzetto di viale degli Ulivi e quanti si aspettavano una subitanea disfatta dei gialloblù. I rossanesi, infatti, si spogliano di paure e fragilità e spingono subito forte, con i locali che faticano a trovare le misure in attacco. L’elisir della rimonta non svanisce e la Lapietra conduce il parziale dall’inizio alla fine, come testimonia il nettissimo 25-11 finale.

Allungata la gara al tie-break ed è ancora una volta una frazione con l’elastico, vibrante ed equilibratissima: si gioca punto a punto sino al 17 pari, ma a scavare il margine risolutivo è la Lapietra, che si impone per 19-17. Una partita a ritmi serratissimi anche per il team femminile della Lapietra Rossano. E lo spettacolo di certo non ne risente in una gara talmente tirata da doversi necessariamente concludere allo sprint. Dall’altra parte della rete, infatti, c’è la Digem di Gioiosa Jonica, terza in classifica e decisa a prevalere sulla formazione locale sfruttando soprattutto le tensioni psicologiche.

Sprinta la Lapietra nel primo set, mettendo alle corde la Digem e prendendosi subito un buon margine e un primo vantaggio importante, utile alla subitanea chiusura del match per 25-16.

La reazione delle ospiti non si fa attendere, pronte a capovolgere l’inerzia del periodo precedente. Facendo la voce grossa e grazie al turno al servizio della Laudonio, le reggine costruiscono un allungo che si rivelerà decisivo (5-0). Infatti, si scoprono vani i tentativi di rientro delle gialloblù che, sorprese dal gioco veloce delle bianconere, arrancano nel tenere il ritmo delle ospiti, che chiudono per 25-19.

Sulle ali dell’entusiasmo e della tenacia, la Lapietra vola subito sul 12-5 nel terzo set. Complice il penalty point beccato da Maria Luisa Panetta per proteste e la conseguente perdita di affiatamento del Gioiosa, le bizantine prendono definitivamente il largo, chiudendo sul 25-18.

Lapietra subito avanti anche nel quarto set (10-8), ma la dinamica e l’epilogo della frazione sono diametralmente opposti rispetto a quelli precedenti. Una Romeo inarrestabile al servizio vale alle ospiti ben 14 punti consecutivi. I tecnici rossanesi provano il tutto per tutto per invertire la tendenza con nuovi ingressi e rotazioni, ma il risultato non cambia. Le ospiti tirano dritto fino al 25-16 che allunga il match.

La partita decisiva inizia con il Rossano al comando, che sfruttando le difficoltà offensive delle ospiti e facendo leva su freschezza e determinazione si portano subito sul 7-1, con la Lapietra capace di rimanere incollata al risultato e andare al cambio campo in testa (8-2). Comando delle operazioni che non mollerà anche nella seconda frazione, con le bianconere che raccolgono la miseria di 5 punti (Martina Forciniti).