Cosenza, metro leggera. Rete Umana chiede al Comune una consulta popolare

Cosenza Attualità

"Oggi il popolo non è più costituito da una massa di analfabeti, ma da cittadini che spesso sono molto più preparati dei pubblici amministratori. L’operazione Metro a Cosenza, piovuta dall’alto e poi diventata oggetto di accordi e scambi tra Regione Calabria e Amministrazione Comunale di Cosenza, non piace ai Cittadini che, nella Città che le statistiche indicano la più povera della Calabria e tra le più povere d’Italia, temono, tra l’altro, gravi e insopportabili ricadute di costi manutentivi, atteso il continuo svuotamento della Città, oltre la reale inutilità dell’opera stessa".

Interviene così La Comunità politica del Movimento Cattolico Noi e chiede che “l’Amministrazione municipale rispetti lo Statuto del Comune e si unisca al fianco di chi sostiene a gran voce una consultazione doverosa, perché essa è l’attuazione dei valori della Democrazia partecipativa. L’argomento è stato oggetto di dibattito elettorale con largo consenso dei cittadini che oggi, però, si sentono traditi da chi prima ha chiesto il voto sul “No alla Metro”, e poi, ha sottoscritto un accordo barattando fondi comunitari che invece la Città dovrebbe ricevere di diritto”!

“In Gran Bretagna è stato fatto un referendum per chiedere di uscire o meno dall’Europa! In Catalogna è stato fatto un Referendum che ha sfidato le autorità di Madrid. In Veneto e Lombardia un Referendum per incoraggiare l’autonomia! Persino a Corigliano e Rossano si è votato per la fusione! Lo stesso si è fatto ai cinque Casali del Manco! A Cosenza, incredibile a credersi, “qualcuno” ha paura di far votare i cittadini sulla Metro! La questione della metropolitana leggera a Cosenza è diventata quasi una merce di scambio sulla pelle dei cosentini che, in più riprese, si sono espressi contrari ad un progetto fantasmagorico per il quale i cittadini hanno tutto il diritto di esprimersi attraverso una consultazione popolare, per giudicare un’opera così invasiva come la metro Cosenza- Rende”.

“Lo Statuto comunale prescrive la possibilità di consultazione popolare anche attraverso la richiesta da parte di una base di cittadini. A giugno scorso i comitati no Metro hanno presentato una petizione di elettori nelle mani degli amministratori – ha proseguito la nota - lo Statuto prescrive tempi ristretti ma della petizione popolare si è persa ogni traccia”!

Chiediamo a tutte le forze politiche in consiglio comunale – closa nota - di decretare una consultazione popolare nel più breve tempo possibile che possa far decidere ai cosentini se fare o meno la metro. In caso contrario, i Cittadini di Cosenza potranno liberamente prendere atto che essi sono considerati sudditanza e non cuore della Democrazia. Una situazione sulla quale bisognerà riflettere”.