Debiti per 10milioni di euro, Cciaa Vibo accetta piano rientro dell’Osl
L'Organo straordinario di liquidazione (Osl), insediatosi alla Provincia di Vibo Valentia in seguito allo stato di dissesto economico-finanziario, ha valutato in 10milioni di euro l'importo complessivo della massa passiva, avendo stabilito la percentuale del 40% da corrispondere ai creditori, in base alle richieste pervenute, al numero delle pratiche relative, alla consistenza della documentazione allegata e al tempo necessario per il loro definitivo esame.
Pertanto - così come prevede la normativa vigente - ha proposto all’Ente intermedio vibonese l’adozione della modalità semplificata di liquidazione. Procedura semplificata di pagamento dei debiti alla quale il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ha aderito attraverso una delibera e ha, quindi, inviato un’apposita missiva al Ministero dell’Interno, al prefetto Guido Longo e alla presidente dell’Organo straordinario di liquidazione, Carla Fragomeni.
Entrando nello specifico gli interventi per gli Enti locali in crisi finanziaria, inseriti nel Decreto legge numero 113 del 2016, prevedono in questo caso che: “l’anticipazione è ripartita nei limiti della massa passiva censita, in base ad una quota pro-capite determinata tenendo conto della popolazione residente, calcolata alla fine del penultimo anno precedente alla dichiarazione del dissesto secondo i dati forniti dall’Istat, ed è concessa con decreto annuale non regolamentare del Ministero dell’Interno”. La restituzione dell’anticipazione è effettuata invece: ”con piano di ammortamento a rate costanti, comprensive degli interessi, in un periodo massimo di venti anni”
Con questa iniziativa di natura tecnico - istituzionale, la Provincia di Vibo Valentia, guidata dal presidente Andrea Niglia, intende onorare i propri impegni con i creditori e, anche alla luce degli ultimi stanziamenti previsti nella Legge di Bilancio - conta di uscire, al più presto, dallo stato di default economico-finanziario, per tornare a offrire, quindi, servizi dignitosi ai cittadini.