Regione, Terzo Settore: al vaglio il Piano regionale e l’Osservatorio per i minori
“L’obiettivo deve essere quello di una migliore programmazione delle risorse affinché vengano utilizzate a sostegno dei più deboli nella maniera più adeguata. L’esigenza di un tagliando, rispetto al lavoro fatto fino ad oggi, nasce dalla consapevolezza che i risultati delle politiche sociali rappresentano uno dei principali indici di civiltà di un territorio. Siamo al fianco degli operatori e, soprattutto, puntiamo ad offrire i migliori servizi possibili agli utenti. Ritengo sia utile aggiornare costantemente questo tavolo di discussione, il confronto ci permetterà di migliorare sinergicamente la nostra azione politica”.
È quanto ha dichiarato il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, a conclusione dell’incontro con il Terzo settore calabrese ed il Dipartimento regionale “Lavoro, Formazione e Politiche sociali”, tenutosi lunedì scorso presso la Cittadella regionale.
La discussione ha trattato la rivisitazione della Dgr 633 del 21 dicembre 2017 in ordine alla quota di compartecipazione degli utenti. La necessità è quella di modificare il criterio di calcolo lasciando fuori dall’obbligo le persone con reddito Isee zero e di eliminare la compartecipazione per i servizi residenziali per minori, considerando la particolare tipologia di utenza. Si è discusso, inoltre, della modifica della retta delle strutture per donne in difficoltà gestanti o con figli, attualmente rapportata alle strutture per adulti in difficoltà e, quindi, non adeguata ai requisiti richiesti.
Inoltre, sia per queste strutture che per quelle destinate alle donne vittime di violenza occorrerà definire la retta per i minori eventualmente ospitati con le madri. Al fine di garantire la continuità e la corretta applicazione della riforma del welfare, si è discusso poi di una possibile implementazione del bilancio regionale per le politiche sociali e della necessità di accompagnare la programmazione nei diversi ambiti, anche attivando procedure negoziali sui fondi Por, Fesr, ecc. arrivando a costruire una programmazione unica, basata su un’adeguata lettura dei bisogni ed a cui partecipino le varie fonti di finanziamento.
Sempre attraverso la procedura negoziale per ambito, si è ritenuto utile attivare al più presto i fondi per la ristrutturazione delle strutture socio assistenziali afferenti alle altre tipologie (minori, donne, disabili, ecc.)
In conclusione, il presidente Mario Oliverio ha indicato la necessità di avviare i lavori dell'Osservatorio per i minori che dovrà affrontare tutte le relative problematiche e l'opportunità di iniziare i lavori, attraverso l'istituzione di una Commissione qualificata, per la stesura del Piano regionale delle attività sociali.