Operatori della scuola contro la Roccisano: “Ha calpestato i diritti dei disabili”
Sono 248 gli operatori della scuola che hanno deciso di prendere le distanze dal comunicato di solidarietà all’ex assessore regionale al welfare, Federica Roccisano, sottoscritto da alcuni insegnanti calabresi. E hanno espresso il proprio dissenso in una lettera in cui hanno “ricordato” le presunte mancanze della Roccisano.
“L’11 settembre 2015 l’allora Assessore Roccisano respinse l’istanza prodotta da una delegazione dei Partigiani della Scuola Pubblica di impugnare con ricorso costituzionale alla “buona scuola“, per impossibilità da parte della Regione Calabria di garantire l’adempimento dell’obbligo delle ore di alternanza scuola-lavoro da parte degli studenti del territorio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: i nostri alunni perdono ore di studio o di lezione per aprire e chiudere le porte degli studi professionali, o per scaldare le sedie in alcuni enti locali”.
Sotto la lente degli operatori finisce inoltre la puntata di Report del 31 ottobre 2016, in cui “veniva affrontato il problema del trasporto dei disabili per cui le famiglie residenti nella provincia di Catanzaro in condizioni di disagio economico non hanno potuto mandare i propri figli a scuola per un mese e mezzo. In molti altri comuni della regione il problema è rimasto irrisolto anche in seguito. Inoltre alcuni studenti in condizioni di disabilità non hanno potuto fruire di assistenza alla persona durante l’orario didattico per mesi dall’inizio delle lezioni durante il 2016 e in alcune realtà scolastiche il personale e gli alunni si sono addirittura tassati per garantire la retribuzione di oss che consentissero ai disabili gravi la frequenza a scuola. L’allora assessore Roccisano si è svegliata dal suo “sonno istituzionale” solo di fronte alla figuraccia a livello nazionale dovuta al reportage di Report”.
I 248 operatori dicono di non dimenticare “i cospicui finanziamenti destinati all’inclusione andati perduti durante il periodo in cui la Roccisano è stata in carica. Questo solo per quanto concerne le politiche sociali e l’istruzione”. Poi una stilettata sulla questione degli Lpu Lsu, “cosa dire poi del lavoro e della paralisi dei cosiddetti tirocinanti presso gli Enti locali, 23.000 persone non retribuite per anni, dei lavoratori LPU e LSU?”.
“Per cosa dovremmo sostenere, in conclusione, l’Assessore Roccisano? – si chiedono gli operatori - per aver fatto concepire una “bellissima utopia” ad alcuni docenti, mentre i soggetti deboli e svantaggiati che lei avrebbe dovuto tutelare hanno visto calpestati i loro diritti alla istruzione e al lavoro o per suggerire al governatore Oliverio di nominare qualcuno simile a lei?”.