Nicolò (Fi), convegno Lapet: “il tributarista cerniera tra Stato e imprese”
“Il ruolo e la funzione dei tributaristi può sintetizzarsi come un effetto-cerniera tra il cittadino e lo Stato”. Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò, nel suo intervento al convegno del Lapet (associazione dei tributaristi italiani) a Reggio Calabria.
“La produzione di iniziative legislative e regolamentari è ormai talmente vasta e variegata – ha detto l’Onorevole Nicolò – che i cittadini, gli imprenditori, si trovano costantemente a fronteggiare un difficile rapporto con la pubblica amministrazione a causa di un meccanismo complesso sfuggito di mano che non giova allo Stato, né lascia tranquilli i cittadini. L’eccessivo peso dei tributi è diventato in molti casi un gravame devastante sia per la vita dei singoli, che per la garanzia di una tenuta efficace del sistema delle imprese, soprattutto del tessuto, vastissimo, delle piccolissime e piccole, che nel Mezzogiorno del Paese marca una presenza percentuale molto alta. Da qui, ne consegue la produzione di un contenzioso fatto di migliaia di ricorsi alla magistratura amministrativa e penale, altrimenti evitabili, in moltissimi casi giacenti per decenni per la manifesta impossibilità di approfondirne le ragioni”.
“Tutto ciò – afferma il Capogruppo di Fi nella massima assise regionale – paralizza e condiziona chi vuole lavorare nella chiarezza e nella legalità, e apre grandi spazi alle furberie, all’elusione, all’evasione. La politica – ha continuato Alessandro Nicolò – non ha ancora sciolto compiutamente i nodi imposti dall’inceppamento del rapporto cittadino-fisco, rincorrendo il Parlamento, da legislatura in legislatura, a forme di intervento tampone, più sollecitato dall’emergenza della tenuta dei conti pubblici che da un serio e strategico programma quadro che snellisca procedure e verifiche, depenalizzi le forme meno gravi di violazione e riavvicini il cittadino alle istituzioni”.
“E’ un lavoro di lunga lena – ha sottolineato ancora Nicolò – ma proprio perché ci si trova dinanzi, quasi quotidianamente, e per effetto delle leggi di stabilità, ad una pletora di iniziative di legge, il ruolo del tributarista assume quel profilo, sì di protezione dell’interesse dell’assistito, ma anche quello di interfaccia naturale con le pubbliche istituzioni, altrimenti impossibile per un cittadino o un imprenditore”.
“Il fisco è materia di scontro e di confronto vivo tra le forze politiche – ha aggiunto Nicolò - soprattutto in queste settimane, ed è bene che i cittadini ne prendano atto, riflettano, e si orientino come meglio credono secondo i propri interessi e quelli del Paese. Il prossimo Parlamento sarà chiamato a discutere di fiscalità tra i primi suoi appuntamenti di lavoro, tenendo conto della necessità di contemperare la tenuta fiscale dello Stato e le ragioni d’impresa. Non tutto è neutro e le posizioni tra le forze politiche sono spesso divergenti in maniera profonda, ma è ormai giunto il momento di individuare altre vie nel rapporto tra Stato e cittadini per disintossicarne le conseguenze e favorendo soluzioni, forse minime ma certe – ha concluso - per favorire il rilancio dell’imprenditoria e l’abbassamento della tassazione in generale”.