San Nicola Arcella: associazione onlus incontra commissario Comune
Nel giorno più freddo che potesse avere San Nicola Arcella con i fiocchi di neve che imbiancavano le strade ed i tetti, l’Associazione Amici di San Nicola Arcella onlus ha incontrato il Commissario Straordinario del Comune. La dott.sa Ersilia Tarsia, si è molto interessata all'associazione ed ai suoi progetti, dimostrando, in particolare, interesse ai processi di realizzazione dell’utilizzo del Palazzo dei Principi di Lanza e per le concrete opportunità di avviare in questo le attività del progettato Centro di Eccellenza. L’occasione dell’incontro ha anche permesso di informare il Commissario sull’azione di informazione, consultazione e dibattito sviluppate sul territorio dall’associazione durante questo ultimo anno con il “Progetto Partecipazione2” . Progetto che ha raggiunto ben 3.600 famiglie sannicolesi ai cui circa 12.000 componenti , cittadini residenti e non residenti , è stato permesso di partecipare con un proprio parere alle decisioni sulle iniziative avviate dall’amministrazione comunale nella scorsa primavera. La consultazione che ne è seguita, cui ha partecipato un campione rappresentativo, ha risposto in grande maggioranza (+ del 90%) di non essere d’accordo sugli investimenti e sulle concessioni trentennali programmate ritenendo che queste incidono pesantemente sul futuro dello sviluppo del paese. Decisioni assunte da un pugno di persone, le stesse che, di recente, sono state sfiduciate in relazione ad un inconsistente problema di riequilibrio di bilancio. L’Associazione si è detta preoccupata sulle conseguenze derivanti dagli effetti economici della deliberazione n° 405/2010 del marzo 2010 con cui la Corte dei Conti ha sospeso la certificazione dei Rendiconti Consuntivi degli anni 2007 e del 2008 contestando all’amministrazione comunale l'elevato, e non credibile, valore del totale dei residui attivi al 31.12.2008 (costituiti da crediti verso i cittadini per circa 6 milioni di euro, crediti che risalgono per la maggior parte agli anni precedenti il 2004 e che equivalgono al 163,1% delle entrate complessive del comune in un solo anno). In un contesto in cui l’amministrazione comunale ha tentato di tutto per riempire le proprie casse vuote, nonostante possa vantare, rispetto ad altre realtà locali , entrate per 1,1 milioni/anno di euro per ICI e una cifra dello stesso ordine di grandezza per Tarsu e Servizio Idrico pagate annualmente dai proprietari delle circa 4.000 seconde case. Un totale che è pari 8,5 volte le entrate totali dell’amministrazione comunale di Aieta che ha il circa il 60% dei residenti di San Nicola Arcella. Ulteriore preoccupazione desta la contestazione della Corte dei Conti circa l’imponente debito (circa 1,2 milioni di euro) non ancora saldato con la società fornitrice dell’acqua, debito che solo nel 2007 è stato trasformato in una sorta di finanziamento oneroso . Finanziamento che però non compare nei bilanci sinora presentati.
Sul tema del servizio idrico integrato sembra, però, pesare la sussistenza di ulteriori aggravi per la comunità sannicolese per i possibili effetti economici derivanti dal fatto che i bilanci preventivi e consuntivi non abbiano tenuto conto della delibera sindacale n° 43 del 30/04/2007. La mancata lettura dei contatori da parte dell’amministrazione comunale potrebbe aver comportato che alcune delle circa 4500 famiglie sannicolesi, quelle a cui ciò conveniva, abbiano , come previsto dalla delibera, comunicato la autolettura dei propri consumi annuali. Con il risultato che ai bilanci comunali degli ultimi 5 anni potrebbero mancare alcune centinaia di milioni di entrate previste . Altro caso di possibile interesse della Corte dei Conti. L’incontro si è concluso con la consegna di due pubblicazioni realizzate dall’associazione riguardanti il contesto socio-economico, i problemi e le opportunità del paese e con la sollecitazione di tenere conto che le decisioni che impattano sul futuro sviluppo del paese hanno valenza politica e non amministrativa e che le prossime elezioni assumeranno di fatto valore di conferma del parere espresso dai cittadini. Di tutti i cittadini, anche di quelli non residenti che sono tenuti a pagare le imposte senza poter partecipare. Circa 4.000 famiglie pari a circa 9/10.000 cittadini, che pur avendo ottenuto nel 2006 dalla Amministrazione comunale il proprio riconoscimento con la costituzione della Consulta dei Cittadini non Residenti, hanno visto in buona parte mortificato il proprio impegno per un futuro migliore per il paese.