Sequestro Cartisano: parenti condannati anche in sciopero fame

Reggio Calabria Attualità

È ripresa, sul tetto del Municipio di Africo, nel Reggino, la protesta di tre parenti di Carmelo, Leo Pasquale e Santo Modafferi e di Santo Glicora, condannati a 30 anni di carcere ciascuno per il sequestro del fotografo di Bovalino, Adolfo Cartisano, rapito il 22 luglio del 1993 ed i cui resti vennero trovati dieci anni dopo in una zona impervia dell'Aspromonte grazie ad una lettera anonima inviata ai congiunti. Per il sequestro da 16 anni sono in carcere, con condanna definitiva, i tre Modafferi e, da qualche anno, Santo Glicora. A Catanzaro si sta celebrando la revisione del processo ma, secondo i familiari degli imputati, i magistrati non starebbero valutando le nuove prove da cui emergerebbe l'innocenza dei loro parenti, compresa la confessione di Giovanni Criaco, che ha scagionato i quattro autoaccusandosi del sequestro. I manifestanti, che stanno anche attuando lo sciopero della fame, chiedono l'intervento del Ministro della giustizia e del procuratore generale di Catanzaro. Sul posto della protesta ci sono carabinieri e polizia, ed anche i sanitari del servizio di emergenza "118". Le trattative fra le tre persone che protestano ed i dirigenti del commissariato della polizia di Stato, dopo una breve sospensione della protesta, non hanno sortito effetti.