Covid, medico calabrese a Torino: orgoglioso di fare “solo” il mio dovere
Un cittadino reggino ci segnala la storia di un medico calabrese che lavora all’ospedale di Susa nel reparto Covid. Questa storia “nel contesto dell’amara cronaca di questi giorni sulle funeste vicende del Coronavirus, mette in risalto l’abnegazione, il senso di responsabilità ed il sacrificio di un giovane medico reggino originario di Africo Nuovo.
Il dr. Lucio Leggio, abbandonando figli e famiglia, si sta dedicando, mettendo a vero rischio la propria vita, ad assistere gli ammalati ricoverati nella struttura piemontese”.
“Un esempio degno di essere imitato da quanti, invece, hanno scelto la fuga e il “nascondimento” dalle proprie responsabilità in un momento di emergenza sociale così grave”.
Il chirurgo Alfredo Monaco ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una riflessione dedicata a Lucio Leggio:
“Parliamo di eroi? Eccone un esempio: il dr. Lucio Leggio e Barbara all'ingresso del reparto #covid19 di Susa. Dopo una mattinata di lavoro così bardati, hanno il morale del pollice su. Ah, se guardate bene, hanno sul naso un cerotto perchè le mascherine provocano piaghe ed ancora, il dr. Lucio Leggio, sposato con prole, ha "lasciato" letteralmente la famiglia per combattere la chiamata alle armi: quando finisce il turno dorme in ospedale su una poltrona adattabile a letto. E ciò per tutelare la salute dei suoi cari. Nascosto in qualche antro ci sono poi i "culi di pietra", pochi per fortuna. Ma questo non è il momento, prendo appunti e monitorizzo.”
E così risponde il dottore reggino, sempre sui social: “Grazie Alfredo Monaco, orgoglioso di fare solo il mio dovere. Carezze le tue parole che danno conforto e forza di questi tempi. E con te ringrazio tutto l'equipe della Medicina II emergenza covid che ho l'onore di coordinare, e che ogni giorno dimostra alta professionalità e dedizione alla causa, nonostante mille problemi da affrontare.”