Noi: “Calatrava, opera importante ma Occhiuto eviti ostentazioni e sprechi”
In merito all’inaugurazione del Ponte di Calatrava, si pronuncia il Movimento cattolico Noi, apprezzandquesta importante opera voluta dall'Amministrazione Mancini e ultimata dall’attuale Amministrazione Occhiuto. L'opera è un segno dell'architettura moderna a firma del noto Architetto e Ingegnere Santiago Calatrava che si inserisce in un contesto enormemente degradato.
“Allo stesso tempo, avverte forte il dovere di svolgere con impeto il suo ruolo, affinché il Ponte di Calatrava, imponente opera di cemento e acciaio, santificata dal nome di San Francesco di Paola, non debba essere interpretata come una "maschera barocca" per la cui valorizzazione spendere ogni forma di spettacolo e pubblicità, dietro la quale nascondere all'opinione pubblica la più ampia realtà costituita da degrado – incalza l’associazione - abbandono strutturale e umano della Città Storica di Cosenza, frutto evidente dell'incapacità della politica di ricercare soluzioni atte ad affrontare e risolvere i problemi. Teniamo molto alla valorizzare della Città Storica, vero capolavoro di Arte e Cultura in grado di attrarre l'economia del Turismo, oggi e nel futuro”.
“In tal senso va detto che molte città italiane accolgono opere della Master Brand Calatrava: Roma, Venezia, Reggio Emilia e altre, ma nessun turista prenota alberghi o viaggi per andare a visitare i suoi ponti. Piuttosto, appare chiaro che l'economia del turismo si muove grazie alle meravigliose Città Storiche italiane, contenitori di tradizioni, arte, cultura, artigianato, fede. Ciò detto e non per ultimo, il Movimento Noi, richiama l'attenzione dei cittadini sui tanti lavoratori che, in maniera diligente, silenziosa e fino alla fine, hanno lavorato per terminare l’opera pubblica più importante della Città di Cosenza nei tempi stabiliti. A tutela delle spettanze loro dovute per il lavoro svolto, chiediamo all’Amministrazione comunale di porsi garante di tale vertenza, perché i lavoratori vengano retribuiti in tempi brevi”.
“In modo speciale il nostro pensiero, da cattolici e in virtù del fatto che il ponte porterà il nome di San Francesco da Paola, va al ricordo di Maurizio Tenuta, deceduto sul cantiere del Ponte di Calatrava, oggi dimenticato. Crediamo che enormi e sconsiderate spese per poche decine di minuti di spettacolo, se pur meritevole artisticamente, non possano mai essere giustificati se l'Amministrazione – ha concluso Rete Umana - in questo momento, non ricorderà alla sua famiglia il valore del lavoro del loro congiunto che, in fondo, ha perso incidentalmente la vita per portare il pane a casa”.