Elezioni. Assemblea dei Repubblicani calabresi: scelte opposte ai vertici
Una vasta coltre di repubblicani si è riunita per discutere e deliberare sull’attuale situazione politica volgendo particolare attenzione alle prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018.
“Dopo aver discusso sulle azioni da portare avanti per affrontare le innumerevoli emergenze del territorio calabrese hanno deciso di avviare un’azione capillare per punti su tutto il territorio – precisa la nota - a breve una serie di convegni sulla sanità che purtroppo divora risorse importanti del bilancio regionale senza che a ciò corrisponda un’adeguata risposta in termini di servizi producendo l’aumento dei viaggi della speranza alla ricerca di una sanità migliore”.
E spiegando cosa è avvenuto “nell’esaminare le azioni portate avanti in relazione alle prossime elezioni alla Camera e al Senato, i repubblicani calabresi non condividono le scelte che a livello nazionale sono state fatte per una raffazzonata gestione del partito, stigmatizzano la totale assenza dell’attuale segretario politico, ritenendo assurdo che il partito e il suo glorioso simbolo possano essere nella disponibilità di qualche caporale di giornata e non del segretario nazionale che dovrebbe essere il garante della vita democratica nel partito”.
Apprendono con soddisfazione che anche i repubblicani di Ravenna, tradizionale roccaforte del Pri, non condividono l’agire politico dell’attuale Direzione Nazionale, venuta fuori dall’ultimo Congresso Nazionale. Essi si oppongono alla scelta di affidare al senatore Verdini la rappresentanza politica del partito, contravvenendo peraltro a quanto deliberato nel recente Congresso Nazionale che auspicava la presenza del simbolo sulle schede elettorali, ma in un contesto e con un percorso diverso da quello intrapreso.
I repubblicani della Calabria “condividono ed approvano l’azione legale intrapresa da molti amici del Consiglio Nazionale per la difesa dell’azione politica del Partito, democratica e condivisa, primo firmatario l’onorevole Nucara, con un giudizio pendente presso il tribunale di Roma per dichiarare invalido ogni atto presupposto, connesso e consequenziale, antecedente o successivo alla deliberazione assunta in seno all’assemblea del Consiglio Nazionale del Partito Repubblicano Italiano tenutasi il 01.12.2017 a Forlì, dopo una frettolosa convocazione per pretestuosa «sussistenza di gravi motivi di necessità». Un vero atto di pirateria per impedire, di fatto, una partecipazione diffusa” - ha evidenziato ancora.
I repubblicani calabresi ritengono “dolorosa ma purtroppo necessaria, l’azione legale che vedrà il giudice esprimersi nell’udienza del 13 febbraio in merito alla sospensiva e nell’udienza del 20 marzo sull’annullamento. I repubblicani calabresi non intendono assecondare quello che ritengono un disegno scellerato che mortifica le ragioni dell’idealismo repubblicano sull’altare di speculazioni politiche".
"Alla luce di queste valutazioni i repubblicani della Calabria non indicheranno candidati Calabresi da inserire nelle liste di Camera e Senato, ma rispetteranno e si attiveranno per le azioni del Pri se legittimamente intraprese dai suoi Organi. A chi si affanna a fare tardivi appelli – conclude la nota - vorremmo ricordare che i calabresi e a maggior ragione i repubblicani calabresi non sono sensibili al richiamo delle sirene, ma avendo innato il senso del dovere e del rispetto degli impegni, il 4 marzo cercheranno l’edera ovunque essa sia”.