Cgil e Cisl: deficit Sorical, "sia istituita Autorità Idrica calabrese”
“L’ennesima indagine con tanto di avvisi di garanzia ai dipendenti della Sorical dimostra, purtroppo, che in una martoriata Regione come la nostra, il tributo da pagare allo stato di indifferenza in un settore nevralgico di gestione di un bene di prima necessità, è limitato solo a qualche testa da sacrificare affinché le cose rimangano immutate nel tempo che, per i cittadini e i lavoratori ha superato il limite della sopportabilità”.
Lo affermano il segretario generale della Filctem Cgil Umberto Pisanti e il segretario generale della Femca Cisl Pompeo Greco. “Oramai da anni – continuano - come sindacati denunciamo unitamente una gestione approssimativa della Sorical dove non esiste neanche una pianta organica, pubblica e conosciuta dai dipendenti al fine di individuare compiti e responsabilità chiare e inconfutabili non c’è certezza contrattuale - questo è quanto emerge dalle recenti indagini eseguite dalla Guardia di Finanza sulla società lametina. I rappresentanti della sicurezza denunciano gravi e abnormi carenze in materia, certificate anche dalle visite ispettive degli organismi di vigilanza. Massima fiducia e sostegno alla magistratura, ma probabilmente riteniamo sarebbe stato necessario verificare la legittimità delle procedure operate da Sorical di riduzione della fornitura dell’acqua ai minimi di legge ai Comuni morosi, prima di intraprendere azioni che annettono le responsabilità ai singoli lavoratori che, a prescindere dagli incarichi, sono meramente dei puri esecutori”.
“Questo paradossale “equivoco” – spiegano Pisanti e Greco commentando l'esito delle indagini che hanno coinvolto anche la Multiservizi - è la risultante dell’assoluta mancanza di regole, procedure chiare e soprattutto di un’organizzazione del lavoro degna di questo nome. Quello che come sindacati di categoria stiamo denunciando inutilmente da tempo. È normale che i cittadini e lavoratori debbano pagare in prima persona, attraverso una sistematica spoliazione delle regole? – si chiedono indignati i segretari. Sarà questo un tema che impegnerà qualcuno nel 2018? Auspichiamo che il nuovo anno sia, anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali di categoria e confederali, quello buono per dare un segnale inequivocabile di discontinuità rispetto alla gestione della materia fin qui operata. E in tal senso auspichiamo che le anticipazioni sulle nuove date previste nel mese di marzo per riprendere il percorso di attuazione e di costituzione della Autorità Idrica Calabrese, vengano confermate dal presidente della Regione”.
“La situazione attuale di stallo è di estrema gravità e non più sostenibile e rischia di portare in Calabria l’ennesimo commissariamento da parte del Governo centrale, per manifesta incapacità del governo locale. Su Sorical – concludono - c’è bisogno urgente di un forte scossone e avere il coraggio di essere consequenziali nelle determinazioni, considerando che oltre 6 anni di Commissariamento non sono bastati ad azzerare il deficit, il piano di rientro annaspa e la politica continua a non decidere di porre fine allo scempio. La misura è colma, in mancanza di un cambio di passo sul ciclo idrico ed in Sorical – closa nota -andremo allo stato di agitazione per svegliare la politica calabrese dal torpore governativo nel quale è caduta”.