Coraggio di Cambiare l’Italia, assemblea programmatica: tracciati gli obiettivi
Prosegue la fase organizzativa del movimento nelle province calabresi. Nuove sfide a sostegno delle vertenze dei territori con un unico grande obiettivo: continuare a rendere Il Coraggio di Cambiare l’Italia catalizzatore e megafono dei bisogni della gente rendendosi unica alternativa credibile tra gli estremismi, il movimentismo tout court ed il sistema partitocratico giunto ormai ad una fase di intolleranza sociale irreversibile.
In questo contesto, dunque, la prospettiva del CCI non volge solo alle scadenze elettorali (tante e che interesseranno la vita democratica del nostro Paese e della nostra Regione nel prossimo anno e mezzo) ma soprattutto ad individuare, affrontare e porsi in prima linea di fianco ai territori – più di quanto non sia stato fatto finora – difronte alle grandi questioni che interessano la Calabria.
È questo quanto scaturito dalla prima Assemblea programmatica regionale del 2018 de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, tenutasi oggi a Quattromiglia a Rende. A presiedere ai lavori, il presidente nazionale del movimento Giuseppe Graziano, coadiuvato da presidente onorario, Giuseppe Siciliani, e dal coordinatore regionale, Gianluca Bruno. Tra gli altri interventi, anche quelli dei soci fondatori Tonino Pizzini, Sergio Tursi Prato e Vincenzo Scarcello.
In una sala folta e gremita, nella quale hanno preso posto gli amministratori espressione del CCI, i coordinatori delle cinque provincie calabresi, i coordinatori territoriali e cittadini dei diversi circoli sparsi sul territorio regionale, è stato tracciato il programma di massima che caratterizzerà l’azione politico-culturale del movimento nei prossimi mesi. Programmi ma anche consuntivi positivi rispetto ad un’organizzazione che in appena due anni di vita è riuscita a ramificarsi in tantissime aree della Calabria.
Non è mancata nemmeno la puntualizzazione del presidente Graziano che ha chiarito la decisione di non essere tra i candidati alle prossime elezioni politiche del 4 marzo. Il Coraggio di Cambiare l’Italia – ha riferito Graziano – ha ricevuto un’offerta di candidatura da parte di Forza Italia e del Centro Destra per il collegio uninominale senatoriale di Crotone. La nostra controproposta, invece, è stata quella di poter concorrere nell’uninominale camerale di Corigliano-Rossano. Alla fine non si è riusciti a trovare un accordo congeniale alle due parti e per questo, insieme all’ufficio di presidenza del movimento, abbiamo deciso di non far parte della competizione elettorale. Nessun arcano – ha chiarito Graziano – nessuna improbabile esclusione.
Certamente – ha poi aggiunto – in prospettiva delle prossime elezioni i cittadini si troveranno a scegliere tra il sistema partitocratico che ha ormai necessità di essere svecchiato dalla sua concezione, tra i pericolosissimi estremismi e tra il movimentismo di pancia. Ognuna delle tre scelte, obbligate, porterà con se un deficit di democrazia. Ecco perché, a partire da oggi, continueremo a lavorare con maggiore determinazione per garantire alla gente un’alternativa politica credibile che faccia leva sul movimentismo civico, riformista e che abbia idee chiare e concrete capaci di realizzare l’atteso cambiamento del governo della cosa pubblica.
Innanzitutto – ha annunciato quindi il leader nazionale del CCI – partiremo dal dare ascolto e spazio all’interno della nostra organizzazione ai tanti movimenti territoriali che hanno chiesto di poter confluire nel Coraggio di Cambiare e, insieme a loro, avviare un’azione politica che parta proprio dall’affrontare le esigenze dei cittadini. Abbiamo dimostrato che il nostro movimento ha capacità per dare forza alle aspirazioni dei territori. E la realizzazione della nuova Città Corigliano-Rossano – ha concluso - nata anche grazie all’azione forte del CCI, ne è una grande testimonianza.