Tutela Zone umide: l’escursione di Legambiente Sila sulle “ciaspole”
Il circolo Legambiente Sila in collaborazione con Cammina Sila ha organizzato ieri una escursione sulle ciaspole in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide che ogni anno si svolge il 2 febbraio per celebrare la Convenzione di Ramsar sulle zone umide sottoscritta nel 1971.
Sono state più di 30 le persone provenienti da molte parti della Calabria ma anche da Puglia e Campania, ad essersi avventurate ieri in un’escursione sulle ‘ciaspole’ della Sila. L’iniziativa condotta da Legambiente Sila e Cammina Sila ha voluto celebrare la Giornata mondiale delle zone umide che ogni anno ricorre il 2 febbraio in ricordo della Convenzione di Ramsar sulle zone umide sottoscritta nel 1971.
Obiettivo principale dell’esplorazione è la conoscenza e conservazione della biodiversità dei luoghi e la tutela dai rischi che le attività antropiche possono creare in ambienti acquatici soggetti al cambiamento climatico e alle attività agricole che inquinano attraverso l’uso dei pesticidi, poco sostenibili per le aree umide.
“È bene ricordare la funzione che svolgono questi fragili ecosistemi per la difesa del territorio dai rischi naturali, per lo sviluppo di attività agricole in grado di ridurre gli impatti negativi sulla produzione di cibo e per migliorare e riqualificare il territorio.
Per queste ragioni abbiamo avanzato la richiesta di aumentare le aree Ramsar, ed in Sila in particolare chiediamo che il Lago di Ariamacina diventi zona umida internazionale, così come sottolineiamo la necessità di promuovere anche in Sila strumenti operativi per integrare le diverse direttive europee per la tutela dell’ambiente (direttiva habitat e uccelli, specie aliene, alluvioni e acqua...)” – fanno sapere da Legambiente.
“Le zone umide silane, ad esempio, devono fare i conti con i rischi che lo sfruttamento idroelettrico e le continue richieste di svuotamento dei laghi, producono alla tutela della biodiversità e del paesaggio, ricordiamo che è in corso una richiesta in tal senso che la Regione è il Parco stanno esaminando. Infine, vogliamo ricordare – closa nota - come le zone umide ed i sistemi acquatici siano luoghi di grande bellezza da visitare in ogni stagione, in cui promuovere la valorizzazione ecoturistica e le attività sportive sostenibili come stiamo facendo da anni come dimostra l’esperienza virtuosa di Cammina Sila”.