Oliverio all’incontro con De Vincenti: “da assistenzialismo a produttività e innovazione”
“Riteniamo che a questo punto, degli strumenti messi in campo per la crescita del sistema produttivo calabrese è necessario fare il punto insieme al Governo nazionale e alla classe imprenditrice. È una questione di coscienza”.
Con queste parole il presidente della Regione Mario Oliverio è intervenuto alla conferenza “Imprese che crescono” svolta nella sede della Fondazione Terina di Lamezia Terme, alla presenza del ministro della coesione De Vincenti, dell’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, dell’assessore regionale Franco Russo, dei dirigenti regionali che si occupano dei rapporti con le imprese e di numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale calabrese.
Complessivamente ammontano a circa 1 miliardo di euro, articolate tra bandi Por e Psr e misure finalizzate ai contratti d’investimento, alle aree di crisi ed al programma “Io resto al Sud”, le risorse messe in cantiere per la crescita del sistema produttivo calabrese.
“Sono qui a confrontarmi, come istituzione Regione, con il Governo nazionale e con voi imprenditori, per affermare metteremo ulteriori strumenti che siano da stimolo alla domanda verso le tantissime risorse programmate – ha detto Oliverio - se non si imbocca questa strada si perde la sfida per il futuro. Anche in relazione agli anni della crisi, parlo del 2007-2014, e a quelli della ripresa, c’è una diversificazione che ha posto le diverse realtà del Sud in una linea di partenza diversificata. Ma negli anni della crisi più acuta, che hanno visto registrare perdite di Pil a due cifre (la Calabria perse 14 punti di Pil), avevamo avuto una situazione diversificata. La Calabria in quella situazione era la Regione di coda, con un gap, anche rispetto ad altre realtà del Mezzogiorno molto accentuato, non di poco conto”.
“Ora sono evidenti i segni della ripresa – dice fiducioso il governatore - che sono i segni di un trend che s’inverte. Si rovescia per quanto riguarda il Pil, per l’occupazione, l’esportazione. E noi, tutti insieme, dobbiamo fare in modo che questi segni, sia pure timidi, siano irrobustiti e diventino una tendenza, un processo capace di creare le condizioni per un recupero e una crescita e opportunità per la Calabria. In questo senso noi abbiamo definito programmi importanti, come la programmazione comunitaria, i Por, il patto per la Calabria, i patti per il Sud, un piano delle infrastrutture”.
Su quest’ultimo punto il Presidente ha rilevato come “la Calabria ha un problema oggettivo: le distanze geografiche rispetto al cuore dei mercati, all’Europa.
“Quindi - ha specificato - c’è un problema di accessibilità, rispetto al quale noi abbiamo concentrato investimenti notevoli abbiamo formulato ed avanzato proposte sulle quali si sta agendo, si sta lavorando in modo coerente e positivo. Mi riferisco alle infrastrutture ferroviarie per le quali abbiamo avanzato una proposta al ministero delle infrastrutture per definire uno studio di fattibilità affinchè l’alta velocità da Salerno arrivi a Reggio Calabria e si metta il Paese nelle condizioni di pari opportunità. Da Roma a Milano o da Roma a Reggio Calabria data la stessa distanza bisogna avere gli stessi tempi di percorrenza.”
“Sulla ferrovia jonica abbiamo investito più di 500 milioni di euro per realizzare e per quanto riguarda il trasporto pubblico locale sarà una opportunità realizzare una metropolitana di superficie; i cantieri sono aperti ed entro il 2020 i lavori saranno completati sia in riferimento a i binari, sia per quanto riguarda la chiusura dei passaggi a livello e il restayling delle stazioni ferroviarie. Un altro impegno importante riguarda il sistema portuale e del trasporto aereo per il quale abbiamo realizzato finalmente la società unica per la gestione e stiamo lavorando, sempre a proposito di accessibilità, per destinare risorse in direzione dell’intensificazione dei collegamenti col Nord – ha esposto. E non è un caso che lo scorso anno noi abbiamo avuto un dato importante: il record delle presenze turistiche che non è solo un dato numerico, è un dato che deve essere colto anche dal punto di vista della qualità, perché c’è stato un incremento delle presenze del turismo estero e un allargamento della stagionalità”.
“Tra l’altro, abbiamo scelto di investire nella banda larga e ultralarga, nel settore dell’agroalimentare, del turismo (puntando ad intercettare il turismo internazionale elevando la qualità dell’offerta), del dissesto idrogeologico (300milioni di investimenti nel Patto per la Calabria), dell’adeguamento sismico degli istituti scolastici (500 milioni di euro per il progetto scuole sicure); stiamo lavorando sul versante dell’internazionalizzazione delle risorse per il quale abbiamo istituito uno specifico settore regionale. E la Zes: uno strumento agognato da decenni che ora è realtà. Abbiamo concorso in modo significativo a scrivere i contenuti della legge nazionale. Siamo riusciti a portare la proposta di estensione delle zone economica speciale da 400 ettari a 2.467: 1000 interesseranno l’area di Gioia Tauro, 1.467 le altre infrastrutture aeroportuali come quelle di Corigliano, Crotone, Vibo e Lamezia. Un’operazione questa che avrà ricadute sulle potenzialità di sviluppo dell’intera regione”.
Oliverio ha proseguito poi ricordando la digitalizzazione di tutti bandi.
“Siamo impegnati - ha aggiunto il presidente - anche alla valorizzazione delle identità partendo con risorse che ammontano 100 mila euro. Nei prossimi giorni sarà approvata in Consiglio una legge per la valorizzazione dei borghi. Tutto un un lavoro – ha ribadito – che stiamo costruendo e che deve avere come protagonisti il primo luogo le imprese e gli imprenditori. La sfida che abbiamo davanti è di passare da un sistema assistenziale ad un sistema di innovazione della produttività. Si può fare. Insieme ce la possiamo fare. Aiutati che la Regione (e il Governo nazionale) ti aiuta”.
“Siamo come sempre aperti a suggerimenti e proposte. La politica malata è figlia di una domanda malata. La dobbiamo portare su un terreno sano. La nostra regione ha molte potenzialità di crescita – ha concluso - su questo terreno la sfida la vinceremo o la perderemo insieme”.