Pinto (Pd) ad Oliverio: “occorre puntare sui trasporti pubblici”
Tutta la fragilità dei sistemi di trasporto calabresi viene fatta rimbalzare dal Responsabile delle politiche del territorio Giuseppe Pinto agli occhi del presidente regionale Mario Oliverio.
“La strada statale 682 di collegamento Jonio Tirreno. Insieme alla SS106 sono le più importanti vie di comunicazione del territorio della costa Ionica e Tirrenica della nostra provincia. Non voglio soffermarmi sul problema SS 106 oggetto di dibattiti e promesse ancora senza risultati. Una strada vetusta per le condizioni dell’asfalto; per i molteplici svincoli aperti che peggiorano notevolmente i livelli di sicurezza; per la mancanza di regolare manutenzione come il taglio di rami che occupano, in parte, la sede stradale impendendo la piena visuale di chi vi transita; per la mancanza di adeguata illuminazione nei punti più pericolosi e critici. Tutte queste problematiche incidono pesantemente sulla sicurezza e concorrono a provocare morte e dolore come accaduto recentemente a Condofuri dove è morta una giovane mamma. Altri esempi se ne possono fare ed altre manifestazioni si possono raccontare eppure la forza di reazione delle istituzioni è ancora molto debole”.
“Il migliore modo di affrontare tale problema nel ricordo di tutte le vittime della SS 106 non è l’organizzazione di una fiaccolata – sostiene il militante del Pd -pur essendo essa un segno di rispetto di tutte le vittime innocenti della strada, ma la collocazione di un faro orientato sulle istituzioni preposte alla risoluzione delle problematiche fino ad oggi non affrontate in maniera organica. La SS 106 in alcuni tratti necessita di limitatori di velocità, illuminazione nei presi dei centri abitati e rotatorie per rendere sicura questa strada”.
“La stessa situazione si presenta per la statale 682. In questa strada, lunga trentotto chilometri, la situazione diviene più ansiosa nelle ore notturne, dove per lunghi tratti il cellulare diviene un oggetto inutile per l’assenza di campo di copertura – prosegue la nota. Basta installare apparecchi nelle aree di sosta per chiamare o inviare un Sos d’aiuto e installare dei pali a panello solare per illuminare queste aree molto utili in caso di necessità. L’altra situazione riguarda il rilancio delle due tratte della ferrovia a scartamento ridotto che collega Gioia Tauro – Cinquefrondi (percorso di km 32) e la tratta Gioia Tauro – Sinopoli – San Procopio (percorso di km 26). Questo mezzo di trasporto, deve ritornare a scorrere sui binari, deve diventare un obiettivo strategico del Governo regionale, perché riesce a favorire quel riequilibrio territoriale tra costa ed entroterra, riattivando e potenziando un indotto non solo di mobilità alternativa”.
"Bisogna creare le condizioni affinché i pullman non arrivino in città e che l’utenza pendolare possa utilizzare il treno per raggiungere la citta di Reggio di Calabria e viceversa istituendo come regione un biglietto unico di viaggio. I pullman, potrebbero accompagnare la propria utenza pendolare alle stazioni di Gioia Tauro, Palmi, Bagnara – consiglia Pinto. Bisogna rilanciare il trasporto pubblico, ma con interventi omogenei che garantiscano uguali servizi e corse per tutte le realtà comunali senza disparità alcuna tra territori servizi dal pubblico o dal privato. In aggiunta a ciò si dovrebbero aumentare le corse soprattutto per la copertura di fasce orarie al momento poco servite. Per esempio le Ferrovie della Calabria non garantiscono bene la fascia oraria pomeridiana di rientro in quanto tra l’ultima (18.00) e la penultima (13.40) corsa c’è un divario di oltre 4 ore”.
Infine conclude la nota occorre “cambiare e migliorare la situazione che vivono ogni giorno i nostri concittadini pendolari è una sfida possibile e deve diventare una priorità, pertanto Le chiedo di farsi promotore di costituire un tavolo tecnico con tutti gli attori (sindaci, società di autolinee, Sindaco della Città Metropolitana, Trenitalia, Anas, Prefetto) al fine di coordinare gli interventi necessari a far fronte a questa situazione che potrebbe prendere un risvolto di emergenza per la città di Reggio Calabria e per l’utenza pendolare che arriva dai comuni della tirrenica. Un tavolo che consenta di predisporre efficaci interventi per superare questa nuova criticità che da qui a qualche mese sicuramente si presenterà in tutta la sua evidenza”.