Folle gesto del padre: per dei dissidi col figlio tenta di fargli esplodere negozio e casa
Poteva essere una vera e propria strage: un attentato messo in atto dal padre contro il figlio e la nuora, probabilmente per alcuni dissapori tra di loro. Sta di fatto che se non fosse intervenuto immediatamente proprio il figlio oltre ai carabinieri, staremmo parlando oggi di una grave disgrazia.
I militari hanno infatti arrestato il padre, F.O, originario di Feroleto della Chiesa (nel reggino), che ieri avrebbe tentato di fare esplodere un’auto nei pressi del mobilificio del figlio, a Serra San Bruno.
Il gesto ha dell’incredibile: l’uomo avrebbe riempito la sua auto, una Fiat Croma, con ben tre bombole piene di gas e cinque taniche di benzina, un quantitativo - affermano sbigottiti gli stessi militari - che sarebbe stato sufficiente a far esplodere un intero palazzo.
Poi, dopo aver versato sul terreno della benzina, partendo dal cancello d’ingresso e fino alla vettura, gli ha dato fuoco con l’intento di innescare la deflagrazione e distruggere sia il negozio che gli appartenenti sovrastanti.
Provvidenziale è stato, come dicevamo, l’intervento del figlio che si è occupato di domare le fiamme, aiutato poi dai carabinieri arrivati subito sul posto, in via Pisani del comprensorio montano.
Nel frattempo l’autore era fuggito ma gli investigatori si sono messi alla sua ricerca, rintracciandolo e fermandolo contestandogli il reato di strage, per poi accompagnarlo nella casa circondariale di Vibo Valentia in attesa delle determinazioni del Pm di turno.
I carabinieri stanno continuando ad indagare sull’accaduto, proprio per comprendere meglio il movente esatto del gesto: da prime indiscrezioni sembrerebbe confermata l’ipotesi che ad armare la mano dell’uomo siano stati vari dissidi familiari col figlio (proprietario del negozio) e la moglie che al momento del tentativo di attentato si trovava proprio nella sua abitazione che è sopra lo stesso mobilificio.