Welfare. L’Ic di Motta San Giovanni parte col progetto “Abitare la comunità educante”

Reggio Calabria Attualità

Consolidare legami tra le famiglie, le scuole, le istituzioni ed il terzo settore per sostenere, con interventi sperimentali, la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori: questa la finalità di “Come un faro: abitiamo la Comunità educante”, unico progetto in Calabria selezionato da Con i Bambini Impresa Sociale nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, bando Prima Infanzia (fascia di età 0-6).

Si tratta di una scommessa vinta per il soggetto responsabile, l’Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni che si è misurato con successo nella progettazione sociale. Entusiasta il dirigente scolastico, Teresa Marino, per aver messo insieme un partenariato di ben tredici realtà, creando un’iniziativa di eccezionale portata innovativa per i contesti educativi, sociali e culturali coinvolti.

Una risposta concreta per il welfare locale resa possibile anche grazie alla sinergia con l’Istituto di Montebello, diretto da Fortunato Praticò, ed alla sensibilità dimostrata dai due Comuni, rappresentati da Giovanni Verduci e Ugo Suraci che, insieme all’Asp 5 Reggio Calabria (Consultorio Familiare di Melito Porto Salvo), hanno partecipato al cofinanziamento della proposta progettuale.

La rete ha la sua forza in soggetti del territorio e non, per far circolare le competenze locali ed arricchirle con un metodo educativo riconosciuto a livello nazionale, il montessoriano, che fa del coinvolgimento diretto delle figure parentali, dell’autonomia e della partecipazione dei bambini e degli adulti il proprio punto di forza.

Dalle zone centrali alle periferie, i soggetti attuatori e le famiglie saranno invitati ad “abitare la Comunità educante” attraverso le seguenti azioni: formalizzazione di un tavolo tecnico costituito dai rappresentanti degli enti partner e delle famiglie con compiti di coordinamento, finalizzato alla crescita di una Comunità di pratica; formazione di operatori, genitori, insegnanti, educatori a cura dell’Opera Nazionale Montessori; famiglie in servizio per attività di sostegno alla genitorialità che attivino meccanismi di reciprocità e rinforzino i legami di fiducia; attivazione di sportelli di consulenza e corsi di formazione a sostegno della genitorialità presso gli Istituti Comprensivi di Motta San Giovanni e Montebello Jonico a cura del Consultorio familiare di Melito Porto Salvo (Asp 5 Reggio Calabria)

Ed ancora: avviamento di social baby parking nelle principali frazioni dei Comuni, coordinati dalla Cooperativa Marta con la collaborazione di operatori con diversa abilità (Associazione InHoltre) e di figure parentali, favorendo così uno scambio intergenerazionale nelle attività di laboratorio (Associazione I Fossatesi nel Mondo, Associazione Demetra); realizzazione di incontri con il metodo Toddler sense a cura del CSI Reggio Calabria con l’attiva partecipazione dei genitori; utilizzo in tempi non scolastici degli spazi esterni alle scuole che, attrezzati con arredi e giochi e predisposti per piccoli orti sociali (Cooperativa sociale Kairós), diventeranno spazi comuni; potenziamento dei servizi per l’infanzia con ampliamento degli orari e delle attività a cura dell’Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni, dell’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico e della Cooperativa Piccoli Eroi. I laboratori didattici consentiranno ai bambini di sperimentare e apprendere in modo innovativo attraverso l’esplorazione, l’arte e l’azione; comunicazione e sensibilizzazione attraverso cicli di incontri, giornate tematiche ed un Bollettino della Comunità educante a cura della Cooperativa Kairós.

Il Dipartimento di Scienze Cognitive Psicologiche, Pedagogiche e Studi Culturali dell’Università di Messina garantirà il monitoraggio e la valutazione dell’impatto sociale del progetto. I Comuni di Motta San Giovanni e di Montebello Jonico si occuperanno della manutenzione degli spazi, della vigilanza, dell'implementazione dei servizi sociali e del supporto organizzativo.