Adolescenti e gioco d’azzardo, la situazione a Crotone
Adolescenti e gioco, la situazione a Crotone, è il titolo del convegno organizzato dal Movimento Vivere In di Crotone tenutosi venerdì 2 Febbraio nella biblioteca dell’ospedale "San Giovanni di Dio" di Crotone per la presentazione di una indagine sullo stile di vita degli adolescenti a Crotone ed il loro rapporto con il gioco.
L’indagine è stata realizzata dal team di professionisti del Centro di consulenza psico-sociale "La Vita in gioco", Centro avviato nel 2014 con il duplice obbiettivo: dare un supporto qualificato a tutti quei soggetti che sono affetti dalla dipendenza da gioco d’azzardo ed alle loro famiglie; sensibilizzare la cittadinanza sulle problematiche derivanti dal gioco d'azzardo e nello stesso tempo contrastarne la diffusione.
L’équipe, coordinata da Carlo Sestito, psicologo-psicoterapeuta nel reparto di Oncologia dell’Ospedale di Crotone, vede oggi la presenza di Daniela Longo e Rita Leto quali assistenti sociali specialisti, Grazia Fabiano, psicologo-psicoterapeuta, e Federica Sestito, psicologa.
L'équipe ha guardato alla popolazione più giovane della città svolgendo un'indagine per raccogliere dati che erano fin qui piuttosto frammentari e deficitari, se non addirittura non disponibili. L’indagine mira anche ad individuare non solo quanto il gioco d'azzardo è diffuso tra gli adolescenti, ma anche quali sono i fattori individuali ed ambientali che influenzano i giovani che hanno con il gioco d’azzardo una relazione problematica.
La ricerca è stata possibile grazie alla disponibilità dei Dirigenti di quasi tutti gli Istituti secondari di secondo grado di Crotone, che hanno visto l'iniziativa come una possibilità di sensibilizzazione riguardo un fenomeno ampiamente diffuso tra i giovani in età scolare. Lo scopo della ricerca è stato quello di fornire un quadro della situazione del gioco d'azzardo nella popolazione giovanile, per valutare quanto il fenomeno sia presente e quali caratteristiche manifesta.
Le aree indagate riguardano: stili di vita, sfera familiare, soldi a disposizione, relazione con i diversi giochi offerti dal mercato e con le attrazioni più comuni quali alcool, droghe, fumo. Gli strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati sono questionari diagnostici e non, tutti autosomministrati ed in forma anonima. Il campione delle classi studentesche è stato composto da tutte le classi, dal primo al quinto anno, fino ad un totale del 20% della popolazione scolastica per ciascun Istituto partecipante.
In allegato vengono riportati i dati relativi a ciascun Istituto in cui sono stati somministrati i questionari ed i dati complessivi. I dati di questa ricerca ci danno la possibilità di lanciare nuovamente un grido d’allarme su un dramma di cui tutti noi siamo quotidianamente testimoni per le vie della nostra città, e che ci riguarda tutti.
Infatti, in una città come Crotone che non è una città ricca, secondo i dati ufficiali, nel 2016 sono stati giocati € 393,00 pro-capite in slot machine (nel 2015 erano 302,40 euro), di cui 173 in amp e 220 in vlt, su una popolazione di 63.455 ed un reddito pro-capite di 16.131 euro.
In città complessivamente sono stati giocati 24,94 milioni di euro, di cui 11 mln in amp e 13,9 in vlt; nella nostra città sono presenti complessivamente 291 slot, di cui 54 di nuova generazione, praticamente ogni 1000 abitanti sono presenti 4,6 apparecchi, di cui 1 di nuova generazione (ovviamente parliamo di dati riferiti solo al gioco lecito, tralasciando l’illecito).
I dati raccontano quanto sia urgente che l’amministrazione comunale di Crotone si doti di un regolamento per la disciplina delle sale da gioco e giochi leciti, sull’esempio di altri comuni calabresi che hanno avviato questo percorso virtuoso; questo regolamento dovrebbe; stabilire un orario di apertura e di chiusura delle sale slot (attualmente sono aperte h24); vietare che le sale slot sorgano vicino a punti sensibili quali ospedali e soprattutto scuole (per tutelare in modo particolare i minorenni).
Il Movimento Vivere In ha aderito al Coordinamento Regionale della Calabria della campagna nazionale Mettiamoci in gioco che ha l’obiettivo di contrastare la diffusione del gioco d’azzardo lecito.
Questa campagna è nata nel 2012 per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche. La campagna, che in Calabria è promossa da una pluralità di soggetti associativi e sindacali, ha come primo e principale obbiettivo quello di sollecitare la Regione ed i comuni calabresi affinché, ciascuno nel proprio ambito di competenza, adottino una regolamentazione appropriata del gap con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e l’ordine pubblico.