Trasporti e occupazione, Cuzzupi (Ugl): “Cox in Calabria sia occasione di confronto”
“La vigilia delle elezioni politiche e la visita del Coordinatore europeo del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, Pat Cox, che in questi giorni è in visita in Sicilia e Calabria per incontrare le autorità e i maggiori esponenti regionali nel settore dei trasporti, richiamano tutte le parti sociali al massimo senso di responsabilità”.
Un vero e proprio appello è quello che viene lanciato dal segretario regionale della Ugl Calabria Ornella Cuzzupi che chiede uno sforzo adeguato alla complessità dei problemi che stanno affossando la Calabria.
“I ritardi della nostra Regione dal punto di vista infrastrutturale non sono più tollerabili – afferma Ornella Cuzzupi – e il governo regionale insieme al prossimo governo nazionale devono fornire risposte ad un territorio che non può essere ancora emarginato. Servono alta velocità, linee ferrate moderne e una rete portuale e aeroportuale in grado di rendere facili e immediati i collegamenti da e per la nostra Regione. Altrimenti nessuno sviluppo sarà possibile, tantomeno quello turistico. La visita di Cox, dunque, non sia soltanto una passerella ma serva ad un confronto serrato sul settore dei trasporti in grado di partorire un cronoprogramma dello sviluppo”.
Il segretario regionale della Ugl, inoltre, richiama tutte le forze politiche impegnate nella prossima campagna elettorale a indicare e concentrare le proprie energie per porre un argine alla disoccupazione e al fenomeno migratorio che sta spopolando le Regioni meridionali.
“Secondo dati forniti da Eurostat nel rapporto dell’aprile 2017 la disoccupazione giovanile in Calabria è al 58,7%, Regione peggiore d’Europa – ricorda Ornella Cuzzupi – e il dato è aggravato dal lavoro sommerso stimato in 5 miliardi di euro e 150.000 unità lavorative irregolari. Il tutto in una cornice territoriale dove un lavoro sembra un miraggio, quindi da accettare anche se irregolare, grigio, non aderente alle competenze acquisite durante gli studi o la pratica. Siamo davanti a un vero e proprio dramma sociale che vede il 22% delle famiglie calabresi in uno stato di povertà ed il 41% a rischio povertà entro la fine del 2019, mentre i laureati nella fascia d’età 30-34 anni continuano ad emigrare procedendo alla “desertificazione” regionale. Sono stati 200mila i laureati che hanno abbandonato il Sud Italia negli ultimi dieci anni, 101.000 dei quali verso destinazione estera, tra quest’ultimi 5.500 calabresi”.
“Sono questi i problemi con cui misurarsi in campagna elettorale e che il prossimo governo nazionale – ha concluso il segretario - insieme alle Amministrazioni locali, dovrà affrontare per evitare che la Calabria soccomba”.