Incontro Cgil sulle infrastruttura, chiesto confronto permanente

Calabria Infrastrutture

Aprire un’interlocuzione e un confronto permanente, con i vari livelli di governo, sulla cantierizzazione di tutte le infrastrutture materiali e immateriali previste nel nostro territorio. È la necessità mossa questo pomeriggio in occasione di un incontro promosso dalla Cgil cui ha preso parte il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. All’incontro hanno partecipato, oltre al Presidente Oliverio, il segretario regionale della Cgil Angelo Sposato, il segretario di Cgil Catanzaro Raffaele Mammoliti, il segretario nazionale di Fillea Cgil Antonio Di Franco, Michela Avenoso di Filt Cgil, il direttore generale di Ferrovia della Calabria, Giuseppe Lo Feudo e il Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.

Durante l'incontro sono stati affrontati vari temi connessi al mondo infrastrutturale calabrese: dal patto per la Calabria, ai diversi accordi di programma quadro, alla legge di bilancio, all’industria 4.0 (banda larga aree industriali), al Piano dei trasporti, alla Zes. L'obiettivo della Cgil – è stato sottolineato – è quello di creare lavoro di qualità, in sicurezza, per uno sviluppo sostenibile utilizzando tutti gli strumenti e le risorse disponibili attraverso un’utile sinergia interistituzionale e favorendo una maggiore convergenza sugli obiettivi da realizzare per la Calabria.

“E’ importante – ha sottolineato Oliverio – sviluppare un confronto con le forze sociali che determini un coinvolgimento più largo possibile su temi importanti per Calabria come quello delle infrastrutture. Ad esempio la Zes in Calabria è il risultato di un’elaborazione condivisa anche con i sindacati. Ricordo che di Zes in Italia se ne parla dal 1974. Oggi è una realtà, non un auspicio, una cosa raggiunta e non per nulla scontata. Una realtà che offre, e lo si vedrà bene nel decreto di proposta strategica che presenteremo da qui a poco, un ventaglio di vantaggi economici assai rilevanti. Non solo il credito d’imposta, ma contratti di sviluppo con scelte che vanno in direzione dell’agroalimentare e del manifatturiero, ma anche dell’industria legata all’innovazione e della ricerca. Incentivi importanti sul piano economico, tant’è che sono in corso molte interlocuzioni con industrie per investire nell’Area del Porto di Gioia Tauro, come ad esempio l’Hitachi che guarda con attenzione all’area di Gioia, grazie soprattutto a una semplificazione burocratica speciale, cosa di non poco conto. In generale tutta la politica della Regione è ispirata alla concentrazione delle risorse ed è contro la frammentazione”.

“La nostra bussola è sconfiggere l’assistenzialismo che per anni ha contraddistinto la società calabrese e dare alla nostra regione una forte capacità produttiva, anche grazie alle infrastrutture così indispensabili per uscire da un isolamento storico. Un pezzo di questo percorso è in via di realizzazione: la Ferrovia Jonica è in corso d’opera. 500 milioni per consentire di muoversi su ferro in maniera moderna, con nuovi binari e una rete di elettrificazione che ottimizzeranno di gran lunga i tempi di percorrenza. 1,3 miliardi di euro per la nuova 106 è un risultato ormai prossimo. Lo slittamento di pochi giorni del Cipe, per motivi tecnici estranei alla nostra regione, non mette in discussione un’opera tanto attesa che ha avuto l’avallo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici”.

“Per il prossimo 28 febbraio, giorno in cui si riunirà nuovamente il Cipe, abbiamo già convocato a Roma un incontro con Anas e il Contraente Generale per calendarizzare i lavori. A luglio, visto che esiste già la progettazione di uno dei due tratti della 106, da Sibari a Trebisacce, pensiamo che potranno iniziare i cantieri. Un altro esempio di investimento strategico da parte della Regione è la banda ultra larga. Siamo in questo momento la regione che ha la maggiore copertura in Italia con oltre il 70%, e contiamo a fine anno di coprire la Calabria al 100%".

"Tra poche ore pubblicheremo un bando di alta formazione per 1.000 agenti digitali, proprio perché abbiamo una visione e crediamo che il campo dell’innovazione tecnologica rafforzi le possibilità di riscatto e di emancipazione della nostra industria. Un altro esempio di non frantumazione delle risorse sono gli investimenti per più di mezzo miliardo di euro per l’edilizia antisismica nelle scuole calabresi. Altri settori in cui stiamo concentrando risorse sono quelli della depurazione e dei rifiuti. Abbiamo negoziato con l’unione Europea e siamo riusciti a evitare le procedure di infrazione per decine e decine di milioni di euro a 130 Comuni calabresi, solo perché abbiamo presentato una piano di realizzazione dei nuovi impianti che l’Ue ha colto come soluzione definitiva ai problemi del settore”.